Camila Giorgi “rompe” il silenzio stampa degli ultimi giorni con uno scatto da capogiro condiviso sui social network: ecco di cosa si sono accorti tutti.
Non è sua abitudine commentare le vittorie o le sconfitte. E raramente si lascia andare a reazioni entusiaste che lasciano trasparire i suoi sentimenti e le sue emozioni. Ma Camila Giorgi è fatta così e non le si può certo contestare il fatto che preferisca tenere le sue cose per sé, anziché darle in pasto ai fan e al pubblico.
Neanche stavolta ha cambiato modus operandi. Sebbene sia reduce da tre cocenti sconfitte – rimediate tutte, indistintamente, al primo turno di tre tornei diversi – non ha detto una sola parola in merito. Ha preferito mantenere, ancora una volta, il massimo riserbo, infischiandosene dei sostenitori che pure vorrebbero una spiegazione.
Sui social network si parla molto di lei. Qualcuno la condanna con fermezza, invitandola a darsi alla moda perché evidentemente – dicono – le interessa più del tennis. Altri la difendono invece a spada tratta, mantenendo un atteggiamento morbido nei suoi confronti e dicendosi disposti a concederle un piccolo momento di buio e di smarrimento.
Camila Giorgi è glaciale: uno sguardo a senso unico
Molti desidererebbero, però, una sua reazione. Eppure, Camila Giorgi non sembra avere la benché minima intenzione di dare loro spiegazioni. Lo dimostra il fatto che, nonostante il popolo dei social la invochi a gran voce, lei si sia trincerata dietro un comprensibilissimo silenzio stampa.
Rotto, appena qualche ora fa, con uno scatto alquanto enigmatico. Non è una foto in stile Camila: non c’entra nulla con la moda o con la promozione del marchio ideato da mamma e papà, di cui è testimonial esemplare. Si tratta, semplicemente, di un autoscatto. Non una didascalia, non una parola.
Il primo piano della Giorgi su Instagram è tuttavia, seppur a suo modo, piuttosto eloquente. L’espressione assunta dalla numero 30 del mondo ci suggerisce che stia chiedendo di essere lasciata in pace. Uno sguardo glaciale che sembra non lasciare spazi ad altre interpretazioni se non, appunto, a questa.
