Fognini dice “ni” | Il tennista resta fermo a un bivio

Fabio Fognini tira le somme e pensa al futuro. Ecco come il tennista ha risposto a Silvia Toffanin incalzato su una questione piuttosto cruciale. 

A Rio de Janeiro è stato semplicemente grandioso. Ha asfaltato un avversario dopo l’altro in scioltezza, con una nonchalance invidiabile e forse inaspettata. Inaspettata non perché non lo si creda capace di certe gesta eroiche, ma perché nel tempo ci ha abituati a non riporre troppe aspettative su di lui.

Fognini
©️Ansafoto

Ma Fabio Fognini, stavolta, le ha decisamente superate. In Brasile ha fatto del suo meglio e i risultati, infatti, non hanno tardato ad arrivare. Per quanto riguarda il singolare, è arrivato in semifinale battendo tennisti che sulla carta erano favoriti. Sul fronte del doppio, invece, ha realizzato un grande sogno.

In coppia con Simone Bolelli ha alzato la coppa che desiderava sollevare da sempre e che, in qualche modo, ha segnato un punto di svolta in una carriera caratterizzata da alti e bassi. E qualcosa, da quel momento, sembra essere cambiato, come dirà lui stesso nella puntata di Verissimo che andrà in onda oggi.

Un tarlo tormenta Fognini: “Non devo dimostrare più niente a nessuno”

Fognini
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L’atleta sanremese è stato ospite di Silvia Toffanin insieme alla moglie Flavia Pennetta, che qualche giorno fa ha compiuto 40 anni. Hanno raccontato la loro bella favola d’amore, com’è giusto che fosse, ma era ovvio che ad un certo punto si finisse col parlare anche del futuro.

Incalzato dalla padrona di casa, Fabio Fognini ha più volte tirato in ballo la questione del ritiro. E l’ha affrontata in più “forme”, a dire la verità. “Quando mi ritirerò – ha detto in un primo momento – una delle poche cose di cui andrò fiero sarà quella di essere sempre stato me stesso. Non sono mai cambiato“.

Dopodiché, ad una domanda più diretta ha aperto il suo cuore lasciandosi andare a una confessione inaspettata. Quando gli è stato chiesto se stia valutando l’ipotesi di uscire di scena, la sua risposta è stata confusa ma sincera: “È un ni, a volte ci penso – ha detto il tennista, oggi 33enne – Arrivato a questo punto dovrei divertirmi perché non devo dimostrare più niente a nessuno. Ma fare bene il mio lavoro significa vincere e quando perdo mi arrabbio”.

 

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