Camila Giorgi si trova a Lione per il Wta 250 che si giocherà da domani. Le foto del suo sabato sera francese fanno impazzire i fan.
Il corso degli eventi l’ha inaspettatamente riportata al 30esimo posto della classifica Wta. Ma il ruolo di testa di serie che le era stato promesso in uno dei tornei più importanti della stagione quello no, non glielo ha soffiato nessuno. Sarà Camila Giorgi, come anticipato, la testa di serie numero uno del prestigioso Wta 250 di Lione.
La competizione avrà inizio domani nel Palais des sports de Gerland e la vedrà affrontare al primo turno la francese Caroline Garcia. In palio ci sono 293mila 477 dollari e una voglia matta, per l’italiana, di risollevarsi dopo gli scivoloni che hanno caratterizzato l’ultimo periodo.
Si temeva che si fosse fatta male al polso, dal momento che nell’ultima gara a Dubai indossava una fascia. Ma, a quanto pare, il rischio è fortunatamente scongiurato. Ora si tratta “solo” di tornare in campo e di dare il benservito a quanti, di recente, le hanno puntato il dito contro accusandola di non essere all’altezza delle aspettative in lei riposte.
Camila Giorgi, da Lione con furore: il mini abito è delizioso
Camila Giorgi finisce spesso e volentieri nel mirino. Vuoi perché è schiva e riservata ed è difficile “leggere” cosa pensi e cosa voglia, vuoi perché non ha mai fatto mistero di avere una grande passione per la moda, oltre che per il tennis, il popolo dei social trova sempre una buona ragione per prendersela con lei.
E certamente qualcuno lo avrà fatto anche ieri sera, in privato, quando la bella tennista di Macerata ha postato tramite Instagram stories una fotografia in cui si sfoggiava il look pensato per affrontare una serata con vista sulla confluenza tra il Rodano e la Saona.
Il succinto e cortissimo abito nero indossato in quel di Lione avrà senz’altro scatenato, come sempre accade quando la Giorgi si esibisce in pubblico con un outfit che mette in mostra il suo fisico e la sua incredibile bellezza, qualche polemica di troppo. Ma lei avrà reagito come sempre: infischiandosene. E avrà fatto, ancora una volta, più che bene.
