Formazioni ufficiali Juventus-Torino: pronostico marcatori, ammoniti e tiratori: le dritte sulla gara dell’Allianz Stadium.
Una gara mai banale, a dispetto del divario tecnico evidente che intercorre tra le due compagini. Si sta per alzare il sipario su Juventus-Torino, primo anticipo della ventiseiesima giornata del campionato di Serie A; derby della Mole, al quale i bianconeri approcciano con la consapevolezza di non poter più sbagliare, e i granata desiderosi di invertire il trend negativo dell’ultimo periodo, coinciso con due sconfitte e un pareggio.
Gli uomini di Allegri – che martedì sono attesi dall’andata degli ottavi di finale contro il Villarreal – si presentano alla gara con rinomate certezze: il tridente offensivo formato da Vlahovic, Morata e Dybala funziona e sarà riproposto anche contro i granata, nelle cui fila partirà dal 1′ Andrea Belotti, punto di riferimento del 3-4-2-1 di Juric. Con Bonucci e Chiellini out, coppia di centrali obbligata costituita da Rugani e De Ligt. Sull’out di destra, spazio a Cuadrado che, complice l’assenza per squalifica di Danilo, arretrerà il proprio raggio d’azione. A centrocampo Locatelli ha vinto il ballottaggio con Arthur, e partirà dall’inizio.
JUVENTUS (4-3-3) Szczesny, Cuadrado, Rugani, De Ligt, Alex Sandro, Locatelli, Zakaria, Rabiot, Dybala, Morata, Vlahovic.
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Vojvoda; Pobega, Brekalo; Belotti.
Le bocche di fuoco su cui Allegri può fare affidamento sono tante: Vlahovic e Dybala sicuramente catalizzeranno l’attenzione, ma la sensazione è che Alvaro Morata, in fiducia e in crescendo di condizione, possa ritagliarsi un ruolo da protagonista anche stasera. Lo spagnolo, sgravato da quel lavoro spalle alle porte che troppo poco gli si addice, appare più libero di testa e, con la difesa di Juric che lascia almeno 30 metri di spazio da attaccare, con la sua tecnica potrebbe trovare terreno fertile. Da provare un suo goal nei primi 45 minuti di gioco, anche perché non è escluso che Allegri decida di sostituirlo dopo la prima ora di gioco per far spazio a Kean.
Nelle ultime apparizioni Adrien Rabiot è apparso un altro calciatore: voglioso, determinato, in palla. “Il cavallo pazzo” potrebbe incornare il Toro, anche perché abile non solo negli spazi aperti, ma anche nel gioco aereo: almeno un tiro nello specchio dell’ex Psg non è affatto ipotesi remota. Rischio giallo per Mandragora: il centrocampo di Juric potrebbe far fatica a reggere la forza d’urto impattante della compagine bianconera.
Questo contenuto è stato modificato 19 Febbraio 2022 10:26
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