Berrettini e Sinner, la frase di Fognini è una pugnalata alle spalle

Sinner e Berrettini, la frase di Fognini in conferenza stampa non è passata inosservata: cosa ha detto il numero 40 del mondo. 

Che Fabio Fognini non abbia peli sulla lingua è cosa nota. Dice sempre quello che pensa, infischiandosene delle critiche, e non ha fatto eccezione neanche stavolta. Dopo aver vinto contro Pedro Martinez agli Argentina Open, il numero 40 del ranking Atp si è lasciato andare ad una riflessione che sa tanto di “stoccata”.

Sinner
©️LaPresse

Lo ha fatto nella conferenza stampa immediatamente successiva alla partita, quando gli è stato chiesto come immagina che il tennis possa evolversi nel tempo. E la sua risposta, agli occhi degli appassionati, è sembrato nascondere la sua personalissima opinione sullo stato in cui versa attualmente lo sport che lo ha reso popolare.

Non fa i loro nomi apertamente, ma dalle sue parole è abbastanza facile intuire che è di loro che parli. Dei due top ten italiani che hanno risvegliato l’interesse del Bel Paese per il tennis, raggiungendo risultati ineguagliabili nel corso degli ultimi mesi. Avete capito di chi stiamo parlando?

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Fognini, l’attacco velato a Berrettini e Sinner non passa inosservato

Sinner
©️LaPresse

“Non credo ci saranno dei nuovi Djokovic, Nadal, Federer, Del Potro o Murray – ha detto Fabio Fognini – Loro sono unici, e la mia umile opinione è che il futuro del tennis non mi piacerà. Non guarderò neanche una partita fra qualche anno, né in televisione né pagando un biglietto”.

“Non credo ne valga la pena – ha aggiunto l’atleta ligure – a me piace vedere Nadal correre ovunque mentre ora sta diventando tutto troppo uguale: servizi bomba, colpi dritto per dritto…. Non mi piace. Pagherei un biglietto ma per vedere Federer, che fa sembrare tutto semplice quando non lo è”.

Non li nomina, ma è quasi implicito che si riferisca a loro, ovvero a Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Il primo è noto per i suoi missili che viaggiano spesso e volentieri a 220 km/h, il secondo per il suo proverbiale e velocissimo dritto che non è semplice da gestire neanche per i top player. Come la prenderanno i due campioni italiani?

 

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