Sinner fa colpo, Berrettini no: l’intervista che divide i tifosi

Sinner eclissa Berrettini: ecco come il campione altoatesino ha fatto breccia nel cuore di uno dei migliori tennisti di tutti i tempi.

Nelle partite che contano se ne sta lì sugli spalti a godersi lo spettacolo in religioso silenzio. Rivangando forse, nella sua mente, quei tempi in cui in campo c’era lui a prendersi gli applausi e gli incitamenti del pubblico. Quando il sudore sul cemento era il suo. Quando ad alzare le coppe era lui.

Sinner
©️Getty Images

Nicola Pietrangeli è ancora oggi il maggiore tennista italiano di tutti i tempi. Le nuove leve stanno eguagliando e superando in alcuni casi i suoi record personali, ma questo non cancellerà certo la storia. Non sarà più il solo, semplicemente, ad apporre la sua firma sul grande libro del tennis nostrano.

Di quanto siano forti Matteo Berrettini e Jannik Sinner ne è consapevole lui in primis. Tant’è che la sua profezia a proposito dei due nuovi campioni del Bel Paese è da brividi. E se lo dice lui, che il romano e l’altoatesino andranno molto più lontano di quanto osiamo pensare, non resta che credergli.

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Pietrangeli incorona Sinner. E Berrettini?

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©️Getty Images

Di Berrettini, nell’intervista che ha rilasciato qualche ora fa a OA Sport, dice di ammirare la mentalità. “Posso solo dirgli bravo. Il fatto che a distanza di più di 60 anni – osserva Pietrangeli – sia riuscito a fare meglio di quanto avessi fatto io, rende merito a lui e a quanto fatto da me stesso visto quanto tempo si è dovuto aspettare per avere un giocatore in Australia in semifinale”.

Ne tesse le lodi, ma la sua preferenza non l’accorda al tennista romano. Sembra avere molta più stima, di contro, di Jannik Sinner. E la lucidissima analisi tecnica, oltre che “emotiva”, che ha consegnato al noto sito sportivo non fa altro che confermarlo.

“A differenza di Matteo – ha aggiunto Nicola Pietrangeli – che dipende tanto dal suo servizio, lui può far male con qualsiasi colpo e credo quindi in prospettiva abbia maggiori chance per vincere tornei di alto livello”. La profezia finale, tuttavia, rende ad entrambi lo stesso merito. “Sono convinto che entrambi a fine 2022 saranno in top-5. Avevo già pronosticato che Jannik e Matteo si sarebbero ritrovati nei primi dieci e ora credo possano spingersi oltre. Hanno il gioco per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi”.

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