Sinner bocciato senza pietà da Nadal. Ecco le durissime parole che ha riservato al tennista altoatesino e numero 10 della classifica Atp.
Per tutto il mondo è Toni Nadal. Per Rafa è solo lo zio Toni. L’unico coach che il meneghino abbia mai avuto in vita sua. Lo ha educato, forgiato. Ha fatto di lui il campione che, la scorsa domenica, ha aggiunto un altro Slam ancora alla sua già vastissima collezione di trofei.
Lo zio Toni gli ha insegnato la “garra”: l’attitudine, il modo di stare in campo. E ha fatto un ottimo lavoro, considerando che con la vittoria a Melbourne il suo nipotino ha superato a stretto giro, in termini numerici, Novak Djokovic e Roger Federer. Diciamo pure che difficilmente avrebbe potuto fare di meglio.
Il tennis non ha segreti, per Toni Nadal. I risultati pazzeschi raggiunti negli anni da Rafa lo dimostrano. Ma cosa pensa il mitico zio del campione di Manacor a proposito dei competitor che popolano l’attuale top ten? Di uno in particolare, a quanto pare, non sembra avere una grande considerazione.
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Nadal è spietato: Sinner non passa l’esame
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport gli è stato chiesto se fosse lui il supercoach che a breve entrerà a far parte del team di Jannik Sinner. La sua risposta è chiara e concisa e rivela un’opinione per nulla positiva dell’altoatesino che, insieme a Matteo Berrettini, sta cambiando per sempre il tennis italiano.
“Io conosco solo dei super giocatori – risponde Toni Nadal lanciando una prima e dolorosissima stoccata – Non credo molto ai questo concetto del super coach, francamente. Perché in campo ci va uno solo, e questo è il giocatore che deve stare lì, a lavorare, cercare di migliorare, e imparare il più possibile”.
“La bacchetta magica non esiste” aggiunge poi, lasciando intendere che anche con un supercoach Sinner non potrebbe comunque arrivare troppo lontano. Opinione che per fortuna stride quello che pensa il resto del mondo. Altro che lontano. Jannik arriverà lontanissimo.
