Berrettini schianta Monfils e lascia l’arena dopo un urlo liberatorio che è già diventato un tormentone sui social network.
Mano all’orecchio sinistro e poi un forte urlo liberatorio, come a voler zittire in un colpo solo l’intera Rod Laver Arena. O meglio, la grossa fetta di pubblico che per tutta la durata del match con Gael Monfils non ha mai smesso un attimo di tormentarlo. Disturbando appositamente ogni sua battuta con mugugni e altri strani versi che non staremo qui a ripetere. Perché no, il pubblico australiano non s’è certo schierato dalla parte di Matteo Berrettini nel quarto di finale contro il tennista transalpino, vinto dall’azzurro al termine di una battaglia epica durata cinque lunghissimi set.
Tifo sfrenato invece per il francese, che manco si giocasse sullo “Chatrier” del Roland Garros. Il 35enne è stato incitato costantemente ed anche i più neutrali hanno finito per prendere le sue parti, come spesso accade quando un tennista parte sfavorito ed è costretto a rimontare.
Berrettini fomenta l’arena: quell’urlo liberatorio
Ed alla fine del quinto set, quando dopo quasi quattro ore di gioco ha potuto finalmente sollevare le braccia al cielo proiettandosi già verso un’epica semifinale con Rafa Nadal, Berrettini ha deciso di perdere il suo solito aplomb. Non ci ha pensato un attimo a sfogare la sua rabbia verso il pubblico, a mo’ di rivincita e con un italianissimo “non vi sentooo!” e puntando l’indice verso il basso come a voler dire “io sono qui, non mollo”.
NON VI SENTO
NON VI SENTOOOOOOO
NON VI SENTOOOOOOOOOOOO#Berrettini | #AO2022 | #AusOpen | #EurosportTENNIS pic.twitter.com/1eEcRumstU— Eurosport IT (@Eurosport_IT) January 25, 2022
Poi si è subito ricomposto, concedendosi all’intervista di rito. Interrotta anch’essa da una frase incomprensibile pronunciata da uno spettatore. “Alcuni di questi tifosi non mi sembrano fan del tennis – ha detto il numero sei al mondo – Bisogna sempre portare rispetto. Ma va bene, ho vinto e va bene così”.