Berrettini e Sinner, ecco cosa succederà al tabellone degli Australian Open ora che Novak Djokovic è stato espulso dal Paese.
Il ministro dell’Immigrazione ha deciso: Novak Djokovic deve lasciare il Paese. Il suo visto di ingresso in Australia è stato revocato e il tennista numero uno sarà costretto ad andarsene, nelle prossime ore, dalla terra che dal 17 gennaio prossimo ospiterà il primo grande Slam della nuova stagione.
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Nella nota diramata dal governo è scritto a chiare lettere che la decisione è stata dettata da “motivi di salute e ordine pubblico”. I legali del campione serbo sono già pronti a ricorrere in appello, ma appare assai probabile, date le tempistiche ormai stringenti, che il numero uno del ranking Atp possa giocare a Melbourne.
Cosa succede quindi ora? Va da sé, ovviamente, che il tabellone degli Australian Open subirà non poche variazioni. L’assenza di Nole ne impone una revisione, ma è già possibile stabilire con una certa accuratezza come muteranno gli equilibri ora che è quasi assodato che lui non ci sarà.
Berrettini e Sinner, come cambia il tabellone senza Djokovic
Qualora l’espulsione di Novak Djokovic dall’Australia dovesse essere confermata, e il tennista venisse di conseguenza escluso dall’Order of play della giornata di apertura, a prendere il suo posto sarebbe un altro top ten. Parliamo di Andrey Rublev, testa di serie numero 5.
Al posto del russo subentrerebbe invece Gaël Monfils, a sua volta sostituito da Alexander Bublik. Ma come influirà l’assenza di Nole sul cammino dei due principali campioni italiani in gara a Melbourne? Per Jannik Sinner, ora come ora, non ci sarebbero novità sostanziali, dal momento che il tabellone non prevedeva che i loro destini si incrociassero.
Cambierebbe molto, invece, per Matteo Berrettini. Il tennista romano, secondo le previsioni, avrebbe dovuto incontrarlo ai quarti di finale. Era la terza volta che i due venivano sorteggiati nello stesso identico turno. Con Nole fuori dai giochi, è dunque tutto da vedere. E di certo c’è solo che Matteo, almeno stavolta, non dovrà fare i conti con l’avversario che è ormai a tutti gli effetti la sua spada di Damocle.