Criptovalute, la new entry spiazza tutti: paura per Bitcoin

Criptovalute, la novità delle ultime ore ha già stravolto il mercato finanziario: tutto quello che gli investitori dovrebbero sapere. 

Gli indizi fioccano. Letteralmente. E sebbene non sia ancora arrivata alcuna conferma ufficiale, sembrerebbe trattarsi di qualcosa di più di una semplice indiscrezione. I bene informati dicono, addirittura, che è ormai certo: PayPal sta per fare il suo ingresso nel mondo delle criptovalute.

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Il colosso dei servizi di pagamento digitali sarebbe in procinto di creare la sua personale moneta virtuale. Non a caso, negli ultimi mesi, ha sondato il terreno con una mossa che in qualche modo aveva già anticipato questa intenzione: aveva cioè introdotto, da non molto, il pagamento in criptovalute.

Nella sede centrale di San Jose si sta lavorando giorno e notte per velocizzare il processo e per sbarcare nel mercato dominato da Bitcoin nel minor tempo possibile. Anche perché, a quanto pare, la notizia ha già fatto impazzire di gioia gli investitori. A giudicare dalle reazioni social alla fuga di notizie, molti non stanno nella pelle.

PayPal pronta ad entrare nel mondo delle criptovalute

Criptovalute
©Getty Images

C’è ben più di un indizio che sembrerebbe confermare la volontà della società statunitense. Nei codici sorgente dell’applicazione per iOS di Paypal, come fanno sapere da Cointelegraph, è stata individuata la presenza di chiari riferimenti allo sviluppo di una stablecoin.

In questi codici, come scoperto dallo sviluppatore Steve Moser, ci sarebbe addirittura il presunto e futuro logo della criptovaluta in questione: PayPal Coin. Un’ulteriore conferma sarebbe arrivata, ancora, nel corso di un’intervista che il senior vice president della divisione crypto della società ha rilasciato al portale Bloomberg.

“Stiamo vagliando l’ipotesi stablecoin – ha detto chiaramente Jose Fernandez da Ponte – Se e quando cercheremo di andare avanti, ovviamente lavoreremo a stretto contatto con le autorità di regolamentazione competenti”. È cauto e parla come se si trattasse solo di un’ipotesi, ma gli indizi rivelano che il progetto è già in una fase molto più avanzata di quanto i vertici non dicano.
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