Sinner supera Berrettini ma non basta: ancora a bocca asciutta

Berrettini e Sinner, l’altoatesino trionfa in un nuovo faccia a faccia col numero 2 di Wimbledon. Ma, ancora una volta, la vittoria è sfumata.

Il fatto che Matteo Berrettini e Jannik Sinner siano acclamati in ogni angolo dello Stivale, e non solo, non è sufficiente. Anche stavolta, i due tennisti italiani si sono visti scivolare dalle mani un ambitissimo premio che è finito, di contro, dritto nelle tasche di uno dei loro più acerrimi nemici.

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Già qualche giorno fa raccontavamo di come nessuno dei due avesse incassato alcun riconoscimento nell’ambito dei Gazzetta Sport Awards. Il romano poteva vincere il titolo di uomo dell’anno che è poi spettato, invece, al velocista – altrettanto meritevole – Marcell Jacobs.

Sinner, dal canto suo, ha perso l’occasione di bissare il successo dello scorso anno e di aggiudicarsi nuovamente la corona di exploit del 2021. Ad avere la meglio sul tennista altoatesino è però stato, alla fine dei giochi, Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter e della nazionale italiana di calcio.

Partite vinte, Sinner fa meglio di Berrettini

Sinner
©Getty Images

Ma c’è un altro trofeo, dicevamo, che i due azzurri hanno perso per un pelo. Un premio che  viene assegnato ogni anno sulla base di una statistica ben precisa. E, in termini numerici, a spuntarla quest’anno è stato Daniil Medvedev. Ma per quali meriti, vi starete legittimamente chiedendo a questo punto?

Partiamo col dire che in ballo, stavolta, c’era il Vilas Award. Che, come facilmente intuibile, viene indetto in onore del tennista argentino Guillermo Vilas. Il regolamento è molto semplice: il trofeo viene consegnato direttamente al top player che ha vinto più partite nel corso della stagione.

Il russo ha trionfato in ben 62 incontri, motivo per il quale se l’è accaparrato di diritto. Ha superato campioni del calibro di Djokovic e di Zverev, ma ha fatto meglio anche degli stessi Berrettini e Sinner. Il primo ha chiuso la stagione con 40 vittorie, il secondo con 49. Erano ben lontani, dunque, dal traguardo.

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