Nadal è pronto a tornare in campo, ma potrebbe esserci un grosso problema in agguato: la dichiarazione che spaventa i tifosi.
La paura più grande era che la sindrome di Muller-Weiss lo tenesse fermo ai box più a lungo di quanto previsto. Ma Rafael Nadal, si sa, è un gigante. E, in quanto tale, si è rialzato prima del tempo. Se più forte di prima o meno, questo è troppo presto per dirlo: potremo pronunciarci in merito solo nel momento in cui, finalmente, tornerà in campo.
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Non poteva sopportare l’idea di stare fermo troppo a lungo. E così s’è fatto forza, ha “imbracciato” le armi e, nei campi della sua Accademia, ha ricominciato ad allenarsi per potersi rimettere in sesto. Salterà l’Atp Cup, ma parteciperà all’Atp 250 di Melbourne per testare la sua preparazione in vista degli Australian Open.
Lui è fiducioso, ma sa bene che non tutto potrebbe andare come spera con tutto se stesso. Il problema al piede, che lo ha costretto a fermarsi per qualche mese, non è esattamente una bazzecola. Va tenuto costantemente sotto controllo e monitorato, affinché non si riacuisca.
Corretja a Nadal: occhio ai tiri forti
Ha espresso una certa preoccupazione in merito, a dispetto dell’ottimismo di Rafael Nadal, l’ex Top 10 Alex Corretja. “Quello che mi preoccupa di più è la sua mobilità, ovvero come appoggerà i piedi al momento di colpire la palla”, ha detto il volto televisivo di Eurosport a proposito di questo grande ritorno.
“Quando si muove bene – ha osservato ancora Corretja – quando arriva bene sulla palla per andare in lungolinea da entrambi i lati, allora Rafa è quasi imbattibile. Ma oggi tirano tutti più forte, e quel secondo extra che gli serve può fare la differenza”.
Ma previsioni e congetture, si sa, lasciano il tempo che trovano. A lui non interessa il “contorno”. Solo la sostanza. L’unica cosa che conta è che vuole ricominciare a correre verso il suo obiettivo: quello di battere il record di titoli Slam.