Coppa d’Africa, c’è la decisione ufficiale. Ma c’è in arrivo una battaglia legale che potrebbe bloccare la situazione. Le ultime
Le indiscrezioni di questa mattina parlavano di una possibile cancellazione della Coppa d’Africa. Non solo per il rischio assai elevato che in questo momento mette paura di un contagio – con la variante Omicron che impazza – ma anche per le pressioni di alcuni club che non vogliono mandare i propri giocatori a disputare la manifestazione se poi, al rientro, dovranno anche rispettare un’ulteriore quarantena di dieci giorni. E questo è il caso delle società di Premier League. Insomma, una situazione esplosiva.
A questa si è aggiunta, inoltre, la presa di posizione dell’associazione europea dei club, l’Eca, che ha minacciato di non rilasciare i calciatori per la competizione, visto che fino ad ora non è arrivato un protocollo sanitario: “A nostra conoscenza, la Confederazione calcistica africana non ha ancora reso pubblico un protocollo medico e operativo adeguato per il torneo CAN, in assenza del quale i club non potranno liberare i propri giocatori” si legge in una mail inviata venerdì scorso alla Fifa.
LEGGI ANCHE: Incubo Covid-19: Coppa d’Africa verso il rinvio, tremano anche gli altri sport
LEGGI ANCHE: Verona-Empoli, ufficiale: “parlano” gli arbitri | Le cose da sapere
Coppa d’Africa, la decisione ufficiale
Ma a mettere la parola fine, forse, alla questione, ci ha pensato la Caf, che dopo aver letto queste indiscrezioni, ha voluto fare chiarezza sulla questione: “A meno di quattro settimane dall’inizio del più grande evento africano, la TotalEnergies Africa Cup of Nations in Camerun 2021, il segretario generale della CAF Veron Mosengo-Omba ha preso atto dei progressi compiuti, ma ha anche esortato tutti a lavorare 24 ore su 24 per garantire che tutto sia pronto per la partita di apertura del 9 gennaio 2022. L’incontro tra la CAF e il Ministero della Salute ha chiarito una serie di dettagli in relazione alla competizione, con il Governo del Camerun è stato raggiunto un approccio comune. Ulteriori dettagli organizzativi saranno diffusi questa settimana”.
Insomma, non ci dovrebbero essere problemi. Ma la sensazione è che se il quadro dell’epidemia dovesse ancora peggiorare, allora una decisione di annullamento potrebbe ancora arrivare. Saranno settimane calde. Nonostante le temperature in Italia siano decisamente invernali.