Quando Berrettini snobbò gli scommettitori: “Pensavo fossero matti”

Berrettini, dal passato spunta fuori un aneddoto che ha dell’incredibile: quella volta che il tennista non si fidò degli scommettitori. 

Matteo Berrettini non è uno di quegli atleti spocchiosi che si vantano di collezionare trofei e vittorie. Anzi, sebbene nel mese di luglio si sia trasformato in una specie di eroe nazionale, non s’è mai montato la testa. È rimasto sempre lo stesso: il tennista dall’accento romano che non si è mai vergognato di esprimere le proprie emozioni in campo.

Leggi anche: Ajla Tomljanovic, non è più un segreto: fan su di giri

Non ha nascosto la sua agitazione quando arrivò il momento di sfidare Novak Djokovic in finale a Wimbledon. E non ha nascosto le lacrime neanche quando, alle Nitto Atp Finals 2021, quel brutto dolore all’addome lo ha costretto a fermarsi e a mettere da parte il sogno di vincere il titolo di maestro.

È rimasto coi piedi per terra, insomma. Nonostante la popolarità, nonostante i successi, nonostante ora sia uno dei dieci migliori tennisti al mondo. Non se lo aspettava neanche lui di poter arrivare così in alto. E lo conferma anche quello che ha detto ai microfoni di Cachemire Podcast.

Berrettini, tutta la verità sulla finale di Wimbledon

Berrettini
Djokovic e Berrettini ©Getty Images

Con i conduttori Ferrario e Ravenna, Berettini ha discusso di tutto un po’. Ha parlato della sua carriera, dei suoi miti. Ma anche, inevitabilmente, dell’evento che più di tutti ha segnato il suo percorso sportivo: il torneo di Wimbledon. Quello che ha detto in merito ha lasciato tutti senza parole.

Prima di tornare ai giorni nostri ha raccontato di quando, a Wimbledon junior 2014, ebbe una sorta di premonizione che ha davvero dell’incredibile. “Ho sempre avuto la sensazione che in quello scenario sarebbe successo qualcosa di speciale – ha rivelato Matteo – Quest’anno ho davvero avuto quei pensieri“.

Ha sorpreso ancor di più, però, la frase che ha detto subito dopo: “Dopo aver vinto al Queen’s – queste le sue parole – molti dicevano che le agenzie di scommesse mi davano per finalista a Wimbledon. Pensavo fossero matti”. Una frase che conferma la sua umiltà, dote imprescindibile per chi come lui ambisce a dare sempre il meglio di sé.

Gestione cookie