Coppa Davis, Sinner e i suoi compagni di squadra oggi scenderanno il campo col lutto al braccio: ecco qual è il motivo di questa scelta.
Se n’è andato proprio nel bel mezzo della Coppa Davis. Di uno degli eventi, cioè, più attesi di tutta la stagione tennistica. Dietro le quinte lo chiamavano Doctor Laser, ma per tutti era “semplicemente” Pier Francesco Parra. Una delle colonne portanti del tennis nostrano, per chi non lo sapesse.
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Era il medico ufficiale della nazionale italiana di tennis. Un uomo che, in tanti anni di onoratissima carriera, ha curato davvero una marea di sportivi. Che si trattasse di un trauma o di una microfrattura, di un edema o di una lesione muscolare, non c’era nulla che non fosse in grado di guarire.
Ma Parra non era solo questo. Per gli atleti azzurri era molto di più: un amico, una spalla sempre pronta a reggere chiunque ne avesse bisogno. Un punto di riferimento capace di lenire qualunque dolore, da quello fisico a quello psicologico. Non c’è da stupirsi, perciò, se il mondo del tennis sia in lutto.
Coppa Davis, atleti in lutto: è morto il medico della nazionale
Tennis italiano in lutto.
È morto il professor Pierfrancesco Parra, storico medico della nazionale e da sempre al fianco della FIT e dei nostri giocatori.L’Italia oggi giocherà con il lutto al braccio.https://t.co/69KidakDgP pic.twitter.com/5r16Phiowo
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) November 29, 2021
Il medico degli azzurri del tennis aveva soltanto 64 anni, più di metà dei quali li ha trascorsi accanto ai campioni del cemento e della terra rossa. Aveva lavorato però anche nel mondo della pallacanestro e della pallavolo, senza dimenticare la sua parentesi con la squadra della Juventus.
È beffardo che Pier Francesco Parra sia scomparso proprio durante il torneo che chiude ufficialmente la stagione 2021. Ma sarà così possibile, quanto meno, rendergli omaggio nel modo che più gli sarebbe piaciuto.
Sinner e gli altri azzurri in gara alla Coppa Davis, oggi, scenderanno in campo contro la Croazia al Pala Alpitour con il lutto al braccio. Lo faranno per un motivo ben preciso, come facilmente intuibile: per rendere omaggio al medico che tanti campioni ha curato e per ringraziarlo del suo continuo sostegno alla nazionale italiana.
