Sinner in Coppa Davis, negli spogliatoi è successo qualcosa di incredibile: le rivelazioni del dopo partita.
Due vittorie consecutive. Entrambe schiaccianti. Entrambe esemplari. È anche – o soprattutto? – merito di Jannik Sinner, se l’Italia è già ai quarti di finale di Coppa Davis. Segno che al leader della squadra, che guarda caso è proprio il tennista altoatesino, il nuovo ruolo di capofila calza alla perfezione.
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Il ragazzo di San Candido, così come era stato anche alle Nitto Atp Finals 2021, è parso assolutamente implacabile. E se ne sono accorti tutti, ma proprio tutti. Inclusi i primi avversari degli azzurri, che pare si siano lasciati andare, negli spogliatoi, a delle riflessioni ben precise sul numero 10 del mondo.
Il primo avversario sconfitto da Sinner in Coppa Davis è stato John Isner. Che, per quanto la disfatta possa bruciare, non ha potuto fare a meno di elogiare l’avversario che lo ha schiacciato in men che non si dica: “Non ricordo che mi sia mai successo – avrebbe detto, come riferisce Libero – ce lo siamo chiesti anche noi negli spogliatoi, ma Sinner ha giocato in un modo incredibile, non mi ha dato alcuna possibilità…”
Un Isner ferito tesse le lodi di Sinner
Chi ha assistito al match sa che è andata esattamente così. Jannik ha stordito il suo avversario senza lasciargli il benché minimo diritto di replica. “È stato davvero troppo bravo – ha affermato ancora Isner – Non c’era davvero nulla che io potessi fare e se mi guardo indietro ci sono poche volte nelle quali non ho avuto un colpo in canna, una chance per rovesciare un match”.
Al tennista americano non è rimasto altro da fare, dunque, che ammettere l’oggettiva superiorità del collega italiano. Ma dalle sue parole traspare quanto gli riesca difficile capacitarsi della prestazione da lui sfoderata in campo. Come fosse quasi inspiegabile.
Arresosi dinanzi ad un’evidente superiorità, non gli è rimasto che ammettere una cosa: “Lui tra i primi tre al mondo? Sono sicuro – ha concluso John Isner, tessendo ancora le lodi del giocatore azzurro – che sentirete parlare molto di lui in futuro, avrà molta pressione sulle sue spalle, ma la risposta è sì, lo vedo arrivare fra i primi 3 tennisti del mondo“.