Coppa Davis, un addio inaspettato rovina la festa agli amanti del tennis. I dettagli su quello che sta succedendo in queste ore.
L’indiscrezione del Daily Telegraph parla chiaro. E ci rivela che dietro un Pala Alpitour vestito a festa per la grande occasione si celano molti più problemi di quanti pensassimo. Nonché che la Coppa Davis non è l’evento perfetto che sembra, ma un torneo che ha bisogno di una nuova spinta.
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Il quotidiano britannico fa sapere, guarda caso, che c’è qualcuno che ha messo gli occhi sull’insalatiera e sulla vecchia coppa che per anni ha incuriosito gli amanti del tennis. Tanto che l’edizione del prossimo anno potrebbe valicare i confini della terra che l’ha sempre ospitata.
Appare assai probabile, come si evince dall’articolo, che nel 2022 si opterà per una collocazione extraeuropea. La fase finale potrebbe dunque non svolgersi più a Madrid, dove si svolge dal 2019 per volere del Kosmos Group di Gerard Pique. Ma in un posto, ahinoi, molto più lontano.
La Coppa Davis pronta a traslocare?
La Coppa Davis potrebbe traslocare, udite udite, a Dubai. Non cambierebbe però solo la location, ma anche il formato. Si tenterebbe di darle una svecchiata e di renderla più appetibile, in maniera tale che possa tornare ad avere il lustro che ha sempre avuto nel panorama sportivo.
S’ipotizza che le squadre ammesse saranno 16 e non più 18, ma anche che si possa far leva su un formato normalizzato, presumibilmente a tabellone. Quello che non è chiaro, invece, è se si tornerà alla sede unica o meno. Non è da escludere, anche se forse si continuerà ad optare per i gironi itineranti.
Certo è che l’ipotesi del Daily Telegraph sembra confermare che qualcosa non va. Che la nuova Coppa Davis non sta avendo il successo sperato e che solo la delocalizzazione in Medio Oriente potrebbe eventualmente salvarla da un destino altrimenti già segnato.