Juventus, ennesimo infortunio in Nazionale. Allegri è in ansia per il calciatore. “Fa troppo male, non ce la faccio più”. A rischio la ripresa
Ansia Allegri. E non può essere altrimenti. Visto che un infortunio in Nazionale lo ha costretto ad uscire alla fine del primo tempo. Ed è ovviamente a rischio la prossima partita di Seri A, quella che la Juventus dovrà affrontare contro la Lazio, all’Olimpico, sabato prossimo alle 18.
Il problema fisico è per Paulo Dybala. Che è rimasto in campo solamente 45 minuti nella vittoria della sua Argentina per 1-0 contro l’Uruguay. Ha propiziato anche il gol di Di Maria la Joya, ma poi si è arreso al dolore che sembra sia al polpaccio. Un colpo enorme per la Juve, che spera che non sia nulla di grave e che il fantasista si sia fermato in tempo e non abbia fatto ulteriori danni.
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Juventus, le parole di Dybala mettono apprensione
Ma le parole di Dybala mettono sicuramente apprensione. Perché, secondo quanto riportato da Tyc Sports, il giocatore argentino avrebbe detto “non ce la faccio più, fa troppo male“, prima di chiudere praticamente la sua partita. Sarebbe l’ennesimo infortunio muscolare per l’argentino, che era rientrato da poco in campo, e si era subito rivelato decisivo con il gol all’Inter in Serie A e con la doppietta allo Zenit in Champions League.
Sulle condizioni di Dybala si saprà sicuramente qualcosa in più già nella giornata di oggi, visto che sono in programma i consueti accertamenti strumentali. Ma di certo c’è ansia in seno alla Juventus. Dopo la vittoria contro la Fiorentina, arrivata all’ultimo istante grazie al gol di Cuadrado, si sono riaccese le speranze – che rimangono comunque ridotte al lumicino – di una rimonta clamorosa così come successo qualche stagione fa. E Dybala è uno dei pochi che in questa squadra può trascinare. Si aspetta, insomma, di capire quale sia il problema reale. E a Torino hanno iniziato a fare giustamente gli scongiuri. Un nuovo infortunio, anche nel mese che dovrebbe portare al rinnovo del contratto, sarebbe un duro colpo morale da accettare per il giocatore che, ricordiamo, l’ultima volta è uscito in lacrime dal campo.