Cashback, arrivano le prime notizie sulla versione rinnovata del programma di rimborsi promosso dallo Stato: ecco cosa cambierà.
Il governo sembrerebbe ormai intenzionato a revocare la sospensione del Cashback, inattivo dal mese di luglio. La misura sarà dunque reintrodotta, ma al programma sarà destinata una somma nettamente inferiore a quella che la squadra dell’ex premier Conte gli aveva riservato.
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Secondo i rumors, l’investimento stimato dal ministero dell’Economia e della Finanza si aggirerebbe intorno ai 500mila euro l’anno. Ben altra cosa, dunque, rispetto ai 5 miliardi di euro inizialmente previsti. Va da sé che, inevitabilmente, il nuovo Cashback non sarà per tutti.
Le regole cambieranno drasticamente, pur senza stravolgere l’obiettivo insito nell’iniziativa: contrastare l’evasione fiscale e incentivare, di contro, i pagamenti elettronici. Solo che ad avere diritto ai rimborsi saranno solo ed esclusivamente, così si presume, le fasce della popolazione a reddito medio-basso.
Il Cashback 2022 sarà così: le novità
Non sarà questa, tuttavia, la sola novità della versione 2022 del Cashback di Stato. Si vocifera che possa cambiare tutto anche sul fronte del numero minimo di transazioni. Se prima ne bastavano 50, per ottenere il tanto agognato bonus, ora potrebbero servirne molte di più.
Anche l’ammontare complessivo del rimborso, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe essere inferiore rispetto a quello precedentemente previsto. Ci sono buone probabilità che cambi tutto, infine, anche sul limite minimo di spesa. Prima non c’era, ma stavolta potrebbe essere introdotto.
Questo, ovviamente, per scoraggiare coloro i quali, volenti o nolenti, hanno causato la sospensione del programma. Ci riferiamo ai cosiddetti furbetti del Cashback, che hanno sabotato il sistema di rimborsi effettuando migliaia di microtransazioni al fine di ottenere il premio extra di 1500 euro in palio. Non è detto, peraltro, che questo superbonus continui ad esistere. Anch’esso potrebbe, per ovvie ragioni, scomparire.