McGregor nel mirino, che sfida nel Colosseo | “Combatto per aiutarlo”

McGregor, tra le polemiche scaturite dopo il pugno rifilato a Facchinetti spunta una proposta: accetterà la sfida?

“Mi è crollato un mito”. Non usa mezzi termini Daniele Scardina, quando gli si chiede di commentare l’episodio di cui, nei giorni scorsi, si è reso protagonista Conor McGregor. Il fighter, lo ricordiamo, avrebbe aggredito Francesco Facchinetti, sferrandogli un pugno “senza – ha raccontato il diretto interessato – alcun motivo”.

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Cosa che al pugile italiano di cui Facchinetti è manager, così come d’altro canto un po’ a tutti, non è piaciuta nella maniera più assoluta. Tanto da indurlo non solo a condannare senza mezzi termini questo gesto, assolutamente incomprensibile, ma anche ad avanzare una proposta all’icona della Mma.

Non è un guanto di sfida, quello che King Toretto ha voluto lanciare all’atleta irlandese. Quanto piuttosto, per dirla con le parole sue, un’occasione per “riscattarsi”. Come riferisce la Gazzetta dello Sport, Scardina vorrebbe incontrare McGregor. In un contesto particolare e ad uno scopo ben preciso.

Scardina gladiatore vuole sfidare McGregor al Colosseo

McGregor
Daniele Scardina ©Getty Images

La sua proposta nasce dalla volontà di riabilitare la categoria dei pugili dopo il fattaccio che ha avuto come protagonista Facchinetti. “Quando accadono cose come questa – fa notare l’ex fidanzato di Diletta Leotta – la figura del fighter viene sempre un po’ macchiata, e si punta il dito su tutta la categoria”.

“Ma i nostri sport insegnano il rispetto, l’educazione, l’uguaglianza. Personalmente – ha aggiunto King Toretto – lotto per essere un esempio per i giovani e mi fa rabbia che certi personaggi possano infangare quanto di buono facciamo. Mi sento in dovere di difendere discipline come la boxe che mi ha preso dalla strada, mi ha fatto reso una persona migliore”.

Da qui, allora, l’idea di sfidare Conor McGregor in un luogo simbolico del Bel Paese: il Colosseo. Non per dargliele di santa ragione, ma per beneficenza e per dargli, come dicevamo pocanzi, la possibilità di riscattarsi. “L’altro giorno ero a Roma – ha raccontato alla Gazzetta – davanti all’immensità del Colosseo ho pensato quanto sarebbe magico poter combattere nell’arena dove si sfidavano i gladiatori. Conor, ci stai?”.

 

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