PSG, lo spogliatoio esplode | Mbappé furioso, Donnarumma triste: i retroscena

PSG, ancora guai nello spogliatoio parigino. Ecco cos’altro è successo nel fine settimana e con chi ce l’ha Mpappé. 

Chissà come aveva immaginato che sarebbe andata, Gigio Donnarumma, all’ombra della Tour Eiffel. Di certo non avrebbe mai potuto ipotizzare che sarebbe finita così, con lui relegato in un angolo e costretto a scaldare la panchina mentre il portiere titolare, Navas, si tiene stretto il suo posto in campo.

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La stella azzurra non conosce la lingua. Non ha neanche amici, al di là di quelli che bazzicano nel suo stesso spogliatoio. Lo immaginiamo quindi così, triste e solitario, in una città che, evidentemente, non gli sta dando quello che lui avrebbe sperato. Seduto, rigorosamente in panchina, accanto ad un altro giocatore al quale, bene o male, è spettata la stessa sorte.

Parliamo di Mauro Icardi, anche lui nostalgico e poco presente in campo. Che però, a differenza di Donnarumma, sa ricaricarsi ogni volta che, schierato, riesce a segnare e a far gioire la tribuna. Privilegio che, invece, non sembra essere concesso a Gigio, “condannato” a fare da tappezzeria fino a nuovo ordine.

PSG, Mbappé inveisce contro Neymar

Donnarumma
©Getty Images

Non vanno troppo bene le cose, quindi, nello spogliatoio del Paris Saint-Germain. Gli animi sono esacerbati e c’è più di un giocatore sul piede di guerra. Come Messi, ad esempio, che proprio non ce la fa ad ingoiare il rospo e a dimenticare che, qualche gara fa, Pochettino lo ha sostituito al 75esimo.

Anche Mbappé è furioso, seppur per ragioni ben diverse. Ieri è uscito a 2 minuti dalla fine e ne ha dette di ogni contro il compagno di Neymar, lasciandosi andare ad un’espressione ben poco felice. “Quel clochard – sembra aver detto, come si evince dal labiale – non mi passa mai la palla.

Segno che neanche tra di loro le cose vanno bene, anzi, e che in casa del Paris Saint-Germain c’è più di una gatta da pelare. Tra calciatori tristi perché esclusi, ed altri che non riescono a nascondere la propria frustrazione, tutto si può dire meno che si prospetti all’orizzonte una stagione troppo felice.

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