Berrettini pronto per sfidare di nuovo Djokovic. Ecco cosa ha raccontato il suo allenatore a proposito della strategia di gioco.
Non è detto che agli Us Open debba andare com’è andata sul prato londinese. Il fatto che Novak Djokovic abbia già battuto, alla finale di Wimbledon, Matteo Berrettini, non significa assolutamente nulla. Il tennista serbo ha certamente più esperienza di lui, ma sui match, si sa, incidono innumerevoli variabili.
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Non è ancora detta l’ultima parola, insomma. Soprattutto perché, a sentire il coach del tennista romano, Vincenzo Santopadre, Berrettini avrà stavolta molte più chance di vincere ai quarti degli Us Open di quante non ne avesse ai tempi della finale di Wimbledon. Come ha raccontato a Repubblica, insieme hanno difatti messo a punto una strategia che stavolta potrebbe fare la differenza.
Non si sbilancia troppo, naturalmente, il coach di Berrettini. “Giovedì scorso – ha detto – ci siamo allenati con Nole e abbiamo anche provato qualcosina che forse potrà tornare utile, cercando di capire, studiare cosa può dargli più fastidio. Forse mi illudo, ma sono un inguaribile ottimista e sono molto fiducioso anche questa volta”.
Berrettini, pronto il piano d’attacco per i quarti di finale
Non è la prima volta che Vincenzo Santopadre lo afferma: lui è assolutamente convinto del fatto che il suo pupillo abbia tutte le carte in regola per poter vincere uno Slam. E sarebbe davvero un sogno se fosse questa la volta giusta. Prima, però, per l’appunto, sarà necessario abbattere il gigante che si è messo di traverso tra Berrettini e la coppa di Wimbledon.
Di certo c’è che Matteo è cresciuto tantissimo e che, soprattutto, continua a crescere e a migliorarsi di torneo in torneo. Ecco spiegato, quindi, perché il suo allenatore riponga così tanta fiducia nell’astro nascente del tennis italiano.
“È eccezionale – ha spiegato ancora a Repubblica – la solidità con cui Matteo sta giocando. Pensateci: negli Slam è stato battuto solo da Djokovic. E con Nole hanno perso tutti. Questa è una cosa incredibile”. “Ritengo – ha infine aggiunto, in riferimento ai quarti – che queste sono le partite dalle quali Berrettini può prendere qualcosa in più, per cui ben venga giocarle. Anche se poi si perde. Giocare contro il serbo è un piacere, è la strada per il futuro”.