Cashback, tieni bene a mente la data del 29 agosto. Ecco cosa succederà domenica prossima ai cittadini che hanno aderito all’iniziativa.
Il Cashback di Stato doveva avere una doppia finalità: limitare l’uso del contante, incentivando, di contro, gli acquisti cashless, e contrastare l’evasione fiscale. La fase sperimentale è andata più che bene, ma il governo ha comunque deciso di sospendere momentaneamente l’iniziativa.
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Se tutto andrà come deve andare, il programma che prevede un rimborso del 10% per ogni acquisto pagato con carta di credito o bancomat tornerà nel 2022. Dal 1° gennaio, presumibilmente, seppur con qualche modifica rispetto alla prima “edizione”.
Intanto, i cittadini italiani che hanno aderito all’iniziativa del governo stanno ricevendo, proprio in queste ore, gli importi accumulati grazie ai loro acquisti cashless. Non tutti, però. I problemi, con così tanti pagamenti da erogare, non stanno mancando. Così come, ahinoi, gli errori.
Cashback, ecco come presentare reclamo
Ed è alla luce di questo che vi conviene cerchiare subito sul calendario la data del 29 agosto. Sarà entro quel giorno, e non oltre, che potrete eventualmente presentare un reclamo formale, nel caso in cui abbiate riscontrato qualche inconveniente con il cashback che vi spetterebbe.
Se il rimborso non è andato a buon fine, non è quindi ancora detta l’ultima parola. Il reclamo si presenta nell’ipotesi in cui l’operazione non sia andata a buon fine, oppure se il rimborso non è stato correttamente contabilizzato. Fermo restando che per l’accredito potrebbero volerci 60 giorni, ecco come fare ricorso.
Il reclamo, corredato da apposita documentazione, si può presentare tramite il portale reclami del sito della Consap, che gestisce l’iniziativa e si occupa di erogare il cashback. Qualora la richiesta ottenesse un esito positivo, la Consap sarà tenuta a pagare le somme spettanti entro 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo da parte del cittadino.