Il Cashback non è più la sola misura che premia i cittadini con lauti rimborsi: il nuovo bonus del governo ti sorprenderà.
In queste ore, finalmente, stanno arrivando i bonifici degli importi accumulati durante il primo semestre del programma Cashback. Ma l’iniziativa, come nota, è stata sospesa. Se tutto va bene, e il governo lo vorrà, riprenderà il 1° gennaio 2022. Con qualche modifica al meccanismo sin qui proposto, però.
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Ma non è dell’iniziativa volta ad incentivare il cashless e contrastare l’evasione fiscale che intendiamo parlare oggi. Vale la pena accendere i riflettori, piuttosto, su un nuovo incentivo, anch’esso pensato dal governo, che sembra voler in qualche modo raccogliere l’eredità del Cashback tanto amato dagli italiani.
Parliamo di quello che è stato prontamente ribattezzato bonus bancomat, introdotto attraverso il decreto Lavoro e imprese approvato lo scorso 30 giugno 2021. Il provvedimento, così come il programma di rimborsi che è stato sospeso, vuole limitare la circolazione di denaro e favorire l’uso degli strumenti di pagamento elettronici.
Dopo il Cashback ecco che arriva il bonus bancomat
Anche in questo caso, dunque, l’obiettivo è quello di far sì che la maggior parte delle transazioni effettuate in Italia risulti tracciabile. Ma vediamo, ora, in cosa consiste il bonus bancomat e chi ne ha diritto. Partiamo col dire che il provvedimento in questione riguarda i titolari di partita Iva che danno ai clienti la possibilità di pagare i servizi erogati e i beni ceduti con carta. E che, di conseguenza, potrebbero aver bisogno di acquistare o noleggiare dispositivi che permettano il pagamento elettronico.
La notizia riguarda, in questi casi, il credito di imposta sulle commissioni, che passa dal 30% al 100%. Ma non è finita qui. L’esercente che acquista o noleggia il Pos ha diritto ad un rimborso che va da un minimo di 160 euro ad un massimo di 320, nell’ipotesi in cui decida di optare per un modello di ultima generazione.
Per accedere al bonus bancomat, il negoziante deve dimostrare di non avere ricavi che superino i 5 milioni di euro. Se l’introito annuo non supera i 200mila euro, la percentuale di credito d’imposta è pari al 70%; per gli introiti compresi tra i 200mila euro e 1 milione, è pari al 40%. Sarà riconosciuto “solo” il 10% dell’importo, infine, per ricavi tra 1 e 5 milioni di euro. Per richiedere il bonus bancomat non c’è una procedura da seguire: il credito di imposta può essere richiesto durante la dichiarazione dei redditi.