Matteo Berrettini sotto accusa. Ecco cosa ha detto l’amico Fognini a proposito del tennista, reduce da Wimbledon.
Ormai lo sanno anche i muri: Matteo Berrettini non parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Non certo per un suo capriccio, ma perché non è nelle condizioni di farlo. La risonanza effettuata al rientro da Londra ha fatto emergere che il tennista deve stare ancora un po’ a riposo, se vuole evitare problemi più gravi al ginocchio.
Questa notizia ha rattristato molto i suoi fan, che avevano seguito con grande dedizione le sue gesta a Wimbledon. Ma qualcuno l’ha presa addirittura peggio, arrabbiandosi. Non si tratta di una persona qualunque, quanto, piuttosto, di un altro grandissimo atleta del panorama italiana.
Ad avercela con Matteo Berrettini è Fabio Fognini, che in un’intervista a Repubblica ha detto qualcosa di assolutamente spiazzante. Non ha avuto parole esattamente “gentili” nei confronti del tennista che ha disputato la finale londinese contro Novak Djokovic, e ci sono buone ragioni per pensare che la polemica monterà in tempi brevi.
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Berrettini, le accuse di Fognini
«Non voglio commentare la scelta di Matteo, altrimenti vado abbastanza sul polemico», afferma il tennista toscano. «La sua piccola decisione di dare forfait – continua – si ripercuote anche su di me, perché non potrò giocare il doppio. Con lui qui le chance di vedere l’Italia sul podio, anche nel singolare, sarebbero state più alte».
E non è finita qui. Il marito di Flavia Pennetta aveva un altro sassolino nella scarpa che, evidentemente, non vedeva l’ora di levarsi. «Matteo sta vivendo un momento speciale, non c’è dubbio. Io non l’ho più sentito – ha rivelato a Repubblica – Ho la mia opinione e la tengo per me».
Ci sono molti non detti, in questa intervista, a proposito del rapporto che lega Fognini e Berrettini. Mentre, incalzato sul tema della sua carriera, Fabio ha qualche certezza in più. Sembra consapevole del fatto che il tempo scorra inesorabilmente, ma non è ancora detto che sia pronto ad appendere la racchetta al chiodo. La sua idea, qualora a Tokyo le cose dovessero andar bene, è piuttosto quella di continuare per un altro anno ancora.