Serie A, scoperto un focolaio al ritiro dello Spezia: le parole del medico social del club hanno spiazzato tutti.
È ormai assodato che sia un vero e proprio focolaio, quello che è stato scoperto al ritiro dello Spazio. I test hanno fatto emergere che ci sarebbero almeno una decina di persone, tra atleti e membri dello staff, positivi al Covid-19. Motivo per il quale, ovviamente, l’allerta al momento è massima.
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Il cluster sarebbe legato al fatto che due giocatori della rosa avrebbero deciso di non vaccinarsi, quando il club ha provveduto a far vaccinare i suoi atleti. E così, mentre i compagni di squadra ricevevano la prima dose, loro due ne rifiutavano la somministrazione.
“Due calciatori non hanno voluto effettuare il vaccino – ha riferito Vincenzo Salini, medico sociale del club, a Radio Punto Nuovo – Si ritengono no vax e si è creato un piccolo cluster dal punto di vista clinico. Per fortuna, tutti i ragazzi stanno bene. Tutti i club stanno procedendo alle vaccinazioni.”
Serie A, positivi al tampone alcuni atleti dello Spezia
Uno dei due no-vax ha contratto il Covid, ma anche alcuni calciatori già vaccinati sono risultati positivi al tampone. Perché, come ha spiegato Salini, che è anche membro della commissione medica Figc, tra prima e seconda dose non si ha ancora la copertura completa, o perché era trascorso davvero troppo poco tempo dalla prima.
Il medico social dello Spezia, tuttavia, è ottimista. “Sono sicuro – ha detto – che dopo la seconda dose non avremo più problemi e così come con il green pass avremo gli stadi pieni per percentuali importanti. I calciatori dovrebbero vaccinarsi, ma noi possiamo fare solo opera di persuasione.”
E quando gli viene chiesto se possa essere il caso, a suo avviso, di stabilire una norma tale che i calciatori no-vax non vengano convocati, non si esprime. “Non convocare i no-vax? Questo spetta ai club – sostiene Salini – comunque è una percentuale bassa. Penso che questo aspetto spinga ancora di più i calciatori a vaccinarsi.”