Tre squadre che segneranno gol a secchiate, quali potrebbero essere quelle più prolifiche: una rivoluzione che parte dai cambi in panchina.
Una nuova stagione calcistica sta per fare capolino. Passata la febbre Euro 2020 e smaltita la sbornia per lo strepitoso trionfo azzurro, è di nuovo tempo di rituffarsi nelle vicende che riguardano i club. Manca poco più di un mese, infatti, al fischio d’inizio dei principali campionati nazionali. Tante le novità, ma tanti soprattutto i cambi di allenatore. E non solo in Serie A, dove a fine maggio abbiamo assistito ad un vero e proprio valzer delle panchine.
C’è molta curiosità, ad esempio, sull’avventura ucraina di uno dei tecnici italiani più apprezzati nell’ultimo periodo, Roberto De Zerbi. Che ha lasciato la “comfort zone” del Sassuolo – in Emilia ha dato vita ad un triennio fantastico – per misurarsi con una realtà di più larghe vedute come lo Shakhtar Donetsk. Non di certo un upgrade a livello di campionato per l’allenatore bresciano, che tuttavia avrà l’occasione di operare in un contesto dove potrà continuare a perseguire la sua idea di calcio offensivo, oltre a cimentarsi con l’importante palcoscenico della Champions League. Insomma, sembra essere l’uomo perfetto per un club che d’altronde ha sempre ricercato il bel gioco, portando in Ucraina alcuni tra i migliori palleggiatori brasiliani.
Inutile dire che lo Shakhtar Donetsk, una volta assorbita la filosofia di De Zerbi, fatta di lavoro sul campo ma anche di tanta teoria, potrebbe essere una di quelle squadre che segneranno gol a valanga. Tanto in patria quanto in Europa.
Per rintracciare un altro esperimento interessante dobbiamo spostarci in Scozia. Qui il Celtic ha avvertito l’esigenza di voltare completamente pagina. Specie dopo che l’ultimo titolo è finito nelle mani degli eterni rivali cittadini dei Rangers. Successo che ha messo fine a quasi un decennio di dominio biancoverde. Lo storico club scozzese ricomincerà dall’australiano di origini greche Ange Postecoglou, la cui ultima esperienza è stata in Giappone sulla panchina degli Yokohama Marinos. L’ex tecnico dei Brisbane Roar e della nazionale australiana, dove ha raggiunto ottimi risultati praticando un tipo di calcio votato all’attacco, non vede l’ora di confrontarsi con la nuova realtà europea.
Assisteremo probabilmente ad un notevole incremento dei numeri offensivi del Celtic, visto che Postecoglou nella sua felice esperienza nipponica ha quasi sempre giocato con tre attaccanti ed una mezza punta, utilizzando un atipico 4-2-1-3.
Una mentalità che, in Francia, ha intenzione di inseguire anche il Lione. Salutato Depay, migrato a Barcellona, l’Olimpique ha arruolato un tecnico che ama proporre. E che in passato si è rivelato molto abile nella gestione dei giovani talenti. Stiamo parlando dell’ex Bayer Leverkusen Peter Bosz. Non che con Rudi Garcia il Lione facesse catenaccio e contropiede, ma non è da escludere che il numero dei gol realizzati, a fine anno, sarà più alto rispetto alla scorsa stagione con l’ex romanista in panchina.
Questo contenuto è stato modificato 16 Luglio 2021 19:25
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