Italia-Spagna, il commissario tecnico della nostra nazionale si è esposto indicando un possibile marcatore della partita.
«È la nostra Scarpa d’Oro. Ha segnato tanto negli ultimi anni. E in un Mondiale o in un Europeo il più criticato spesso risolve i tornei». Con queste parole, Roberto Mancini ha ribadito fermamente la propria fiducia nei confronti di Ciro Immobile.
Dopo la non esaltante prova di venerdì scorso, l’attaccante della Lazio è stato bersagliato sui social. Molti hanno invocato una sua sostituzione con Andrea Belotti nella formazione odierna contro la Spagna, in occasione del match che varrà l’accesso alla finale di Euro 2020.
Il ruolo di prima punta, invece, spetterà ancora a Immobile, pronosticato marcatore da Mancini. Una singola prestazione opaca, del resto, non può cancellare quanto di buono era stato fatto precedentemente. In questo Europeo, Ciro è già stato in grado di segnare due gol – uno contro la Turchia, l’altro alla Svizzera – e ha colpito un clamoroso incrocio dei pali dalla lunga distanza contro l’Austria. Mancini non ha intenzione di mettere da parte il proprio centravanti, lo carica ed è convinto che sarà lui a trascinarci verso l’atto conclusivo del torneo, in programma a Wembley il prossimo 11 luglio. Al di là dell’aspetto tecnico, oltretutto, bisogna effettuare anche un altro tipo di considerazione. Un’esclusione dai titolari potrebbe avere ripercussioni psicologiche su un calciatore importante, che merita di essere preservato e incoraggiato.
Inoltre, Belotti ha ampiamente dimostrato di poter eventualmente essere utile in corso d’opera, combattendo su ogni pallone e impegnando difese ormai stanche nei minuti conclusivi.
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Italia-Spagna, i tanti gol di Immobile nel Pescara, le esperienze altalenanti, l’esplosione nella Lazio
Nella stagione 2011-2012, quella in cui Luis Enrique – attuale commissario tecnico della Spagna – ha allenato la Roma, Immobile giocava in Serie B. Cercava di emergere e segnava tantissimo in uno spettacolare Pescara di Zdenek Zeman, all’interno del quale c’era spazio anche per due ulteriori fuoriclasse dell’Italia di oggi: Lorenzo Insigne e Marco Verratti.
Ciro è successivamente passato attraverso esperienze altalenanti, prima di esplodere definitivamente nella Lazio, club in cui è andato in gol con una frequenza impressionante nelle ultime annate. È ormai diventato un centravanti di livello internazionale, visto che ha ben figurato in Champions League ed è stato sinora complessivamente protagonista di un buon Europeo. Certo, non può essere messo sullo stesso piano di Robert Lewandowski o Karim Benzema. Le critiche arrivate nei suoi confronti sono però apparse davvero eccessive. Stasera in Italia-Spagna, al contrario di quanto accadeva molto tempo fa, occuperà lo stesso palcoscenico di Luis Enrique e proverà a ripagare la fiducia di Mancini.