La moneta da 10 lire coniata nel 1946 è richiestissima sul mercato. Ecco quanto vale e perché ha un significato così importante.
È stata coniata la bellezza di 75 anni fa. Quasi un secolo addietro. Molti italiani ci si saranno sicuramente imbattuti un milione di volte. Ma mai nessuno di loro, questo è poco ma sicuro, avrebbe potuto immaginare quanto potesse aumentare il valore di quella moneta apparentemente uguale a tante altre.
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Non è semplice prevedere quale moneta sia destinata a valere di più negli anni a venire. A volte a stupirci sono proprio quelle più insospettabili. Quelle che mai avremmo creduto potessero diventare merce di “scambio” o oggetto del desiderio per appassionati numismatici sparsi per il mondo.
Ecco spiegato, allora, perché c’è una moneta da 10 lire che oggi, a 75 anni dalla sua coniazione, vale quasi quanto un’automobile. A quel tempo era diffusissima, ma oggi è diventata piuttosto rara. Ed è per questo motivo che i collezionisti più incalliti sarebbero disposti a fare carte false, pur di averla.
La moneta da 10 lire che ti fa ricco ha una storia incredibile
Non tutte le monete da 10 lire coniate nel 1946, ovviamente, valgono così tanto. Ne esiste tuttavia una versione particolare sulla cui superficie è raffigurato un ramoscello d’ulivo. Sul retro c’è un’altra immagine: si tratta, stavolta, di un cavallo alato.
I due simboli che la caratterizzano non sono affatto casuali, anzi. Insieme rappresentano la fine della guerra e la rinascita del Bel Paese, finalmente libero dalla dittatura, che si appresta a vivere un futuro radioso e certamente più sereno. Una moneta non solo di grande pregio, quindi, ma anche carica di significato.
Questo pezzo raro potrebbe valere fino a 6mila euro. Naturalmente dovrà essere integra, per essere valutata tanto. E solo un occhio veramente esperto sarebbe in grado di riconoscerla e di pagarla quanto merita. Non sarebbe il caso, forse, di andare a spulciare tra i cimeli di famiglia?