Marco Rossi, allenatore dell’Ungheria, ha parlato in conferenza stampa prima della gara contro il Portogallo. Ecco le sue parole
Immaginate di essere l’allenatore dell’Ungheria. Di qualificarvi all’Europeo. Di sognare, anche se in un ultima fascia, in un sorteggio benevolo, magari per sognare un passaggio del turno dopo il raggruppamento visto che in andranno avanti anche le migliori terze. Poi immaginate di essere Marco Rossi, il vero ct dell’Ungheria, e di prendere in serie Francia, Germania e Portogallo. Nemmeno negli incubi peggiori.
Ed è forse per questo che l’italiano, in conferenza stampa, ieri, ha scherzato. Meglio prenderla sul ridere, altrimenti si rischia di “uscire pazzi” pensando a quei giocatori che nello spazio di qualche giorno si dovranno affrontare. Ve ne diciamo solamente tre (ma la lista si potrebbe allungare di molto) scegliendone uno solo per squadra: Cristiano Ronaldo, Mbappé, Muller. No, signori, non poteva andare peggio onestamente.
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Marco Rossi, ecco le parole del ct dell’Ungheria
E come detto ieri ci ha scherzato Marco Rossi. Parlando del Portogallo. Sparandosi, forse, tutte le cartucce. Ma intanto la conferenza stampa è già nella storia e si è già in attesa delle altre. ” Il Portogallo ha vinto l’ultimo Europeo e la Nations League. Ha giocatori straordinari: io potrei fare l’autista, lo chauffeur o il giardiniere di uno di loro. Se dovessi fare il nome di uno farei torto a qualcun altro. Quello che ci preoccupa di più è il reparto d’attacco: hanno campioni assoluti tra campo e panchina”. Onesto.
Ma chi è Marco Rossi? In Ungheria, ormai, è un allenatore affermato. Ha guidato l’Honved dal 2013 al 2017, vincendo lo scudetto e il premio come miglior allenatore. Per questo gli è stata proposta la panchina della Nazionale e, da sfavorito, ha vinto lo spareggio contro l’Islanda. Sì, proprio quella squadra che nell’Europeo del 2016, in Francia, ci ha fatto divertire. E chissà che questa Ungheria…No. Stavolta è davvero difficile crederci.