Sale scommesse, bingo, sale giochi e casinò riaprono oggi i battenti in altre 6 regioni: ecco chi entra in zona bianca.
La scorsa settimana è toccato ad Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Prima ancora, avevano fatto il loro debutto in zona bianca la Sardegna, il Friuli e il Molise. Altre 6 regioni, da oggi, riconquistano la tanto agognata “libertà”, a lungo negata a causa dei numeri poco rassicuranti della pandemia.
Leggi anche: Graduatorie personale ATA, la sospirata data di pubblicazione è arrivata
Con l’ingresso in zona bianca riapriranno, finalmente, le attività legate al gioco pubblico, rimaste finora chiuse in ottemperanza ai decreti. Nelle 13 regioni che da oggi non sono più considerate a rischio, le saracinesche saranno quindi tirate su dopo oltre 330 giorni di chiusura forzata.
Si tratta di sale scommesse, sale giochi, casinò e sale bingo, attività messe a durissima prova dalle restrizioni imposte dal governo per contenere la diffusione del Covid-19. Le 6 regioni che da oggi sono bianche sono Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e la provincia autonoma di Trento.
Dove restano chiuse le sale scommesse
Sono dunque 13, al momento, le regioni italiane che possono considerarsi “libere” a tutti – o quasi – gli effetti. Tra una settimana, il 21 giugno, dovrebbero essere promosse anche quelle che al momento sono ancora gialle e in cui ancora vigono, di conseguenza, alcune restrizioni.
Ci riferiamo a Sicilia, Marche, Calabria, Toscana, Campania, Basilicata e la provincia autonoma di Bolzano. Fanalino di coda, stando ai dati, potrebbe invece essere la Valle d’Aosta: è assai probabile, per come stanno le cose al momento, che possa volerci il 28 giugno.
Ma cosa cambia in zona bianca? Innanzitutto decade il coprifuoco, ragion per cui non ci sono più limitazioni a livello di orari. Permangono invece l’obbligo del distanziamento, l’utilizzo della mascherina e l’igienizzazione delle mani. Continuano a non essere permessi, infine, gli assembramenti, né all’aperto né al chiuso.