Cashback, appuntati questa data: succederà quello che aspetti da mesi

Cashback, il primo semestre del programma è ormai agli sgoccioli. Ecco la data che tutti gli italiani aspettavano di conoscere.

Manca sempre meno. Dopo mesi e mesi di attesa, finalmente è tempo di raccogliere i frutti di ciò che è stato seminato dal 1° gennaio in poi. Il 30 giugno avrà fine, come molti ben sapranno, il primo semestre “pieno” del Cashback di Stato, il programma promosso dal governo per scoraggiare gli acquisti cashless.

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Incentivare i pagamenti elettronici è sempre stata la sua mission, la stessa perseguita, d’altro canto, dalla Lotteria degli scontrini. Il programma di rimborsi, tuttavia, ha riscosso un successo tale da superare, addirittura, le aspettative. Il perché è presto detto, sebbene gli scettici si ostinino a storcere il naso.

Il Cashback di Stato ha restituito agli italiani il 10% di ogni acquisto effettuato con carta, fino ad un massimo di 15 euro di rimborso per ogni transazione. Il limite massimo da raggiungere era di 150 euro a persona, ragion per cui molte famiglie avranno presto a disposizione un gruzzoletto niente meno da reinvestire a propria discrezione.

Cashback, ecco quando arriveranno i nuovi rimborsi

Cashback
(Getty Images)

La fase sperimentale era stata avviata a dicembre scorso. Il programma è entrato effettivamente nel vivo, però, solo a gennaio, quando è iniziato il primo vero semestre per gli italiani che hanno deciso di aderirvi. Il rimborso relativo alle spese natalizie è perciò già bello che arrivato, ma quello che tutti si staranno legittimamente chiedendo è: quando arriverà il prossimo cashback?

Considerando che il semestre terminerà il prossimo 30 giugno, i bonifici partiranno dal 1° giorno di luglio. Non sarà un’operazione semplice, visto che sono tantissimi gli italiani che hanno deciso di aderire al programma. Quindi, i rimborsi saranno effettuati tra il 1° luglio e il 29 agosto 2021.

In questo stesso arco temporale dovrebbero essere liquidati gli extracashback, quelli che finiranno nelle tasche degli utenti che hanno effettuato il maggior numero di transazioni con carta elettronica. Attualmente sono però in corso delle verifiche volte a “punire” i furbetti che hanno cercato di barare, perciò non è chiaro se le tempistiche saranno in tal caso rispettate o meno.

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