Var, nuova rivoluzione in Brasile che riguarda la procedura di utilizzo dello strumento di supporto agli arbitri tanto discusso anche in Italia.
Ormai, in Italia, siamo abituati a vedere di tutto o quasi. Soprattutto nel momento in cui, quando c’è una situazione al limite, i calciatori fanno il gesto del monitor per “mandare” l’arbitro al Var. E poi, ovviamente, si mettono lì vicini, a cercare di ascoltare quello che può succedere. Senza nessun tipo di “distanziamento sociale”. Eppure, ancora, le squadre entrano in campo separate. Mistero della fede.
Bene. In Brasile è partita la rivoluzione. Sì, forse così, dal nulla. Forse è stato un gesto istintivo da parte del direttore di gara che non se l’è sentita di essere messo in mezzo dai calciatori di una squadra o dell’altra. Tant’è che la trovata è stata geniale. E ha avuto successo. Immediato. Come un muro invisibile, che ha praticamente bloccato i calciatori.
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Var, ecco la rivoluzione brasiliana
🤯 Distanciamiento social 🤣 pic.twitter.com/hPy6ECkywJ
— Brasileirão Play (@BrasileiraoPlay) June 3, 2021
E’ successo tutto nel campionato brasiliano, il Brasileirao. L’arbitro, chiamato dal Var, usa la bomboletta spray che di solito si utilizza per mettere la barriera alla giusta distanza, bloccando praticamente l’avanzata – che non è sempre benevola – dei calciatori in campo. Che clamorosamente non fanno nessun passo avanti, come potete ben vedere da video in questione. Una trovata rivoluzionaria. Che ha avuto gli effetti sperati.
Siamo sicuri che utilizzandola in Italia avrebbe la stessa fortuna. Forse. Ma ne dubitiamo. In quel momento forse è stata la novità che ha permesso all’arbitro di bloccare la ressa che si sarebbe senza dubbio creata attorno a lui. Ma ha avuto successo. Potrebbe essere una rivoluzione. Magari inserendo l’ammonizione in caso si oltrepassi “la linea gialla (o bianca in questo caso)“, come siamo abituati a sentire nelle stazioni italiane. La rivoluzione è partita.