Nestlé, il Financial Times è entrato in possesso di un documento contenente preziose informazioni sui prodotti che l’azienda reputa non salutari. Ecco quali sono.
Il Financial Times ha messo le mani su un documento destinato a far parlare moltissimo di sé. Si tratta di una presentazione aziendale che, all’inizio del 2021, era circolata tra i dirigenti di una nota multinazionale leader nel settore alimentare: Nestlé.
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Al suo interno c’è scritto qualcosa che potrebbe potenzialmente compromettere la reputazione dell’azienda stessa. Nota, come ben risaputo, per i prodotti a marchio Nesquik, Nescafé, Nepresso, Kit Kat e molti altri ancora. Alimenti e bevande che, per stessa ammissione dell’azienda, non rispettano la «definizione riconosciuta di alimento salutare».
Nel documento incriminato si fa cenno a tutti i progetti che, negli ultimi anni, sono stati promossi da Nestlé per migliorare la qualità dei suoi prodotti e virare su cibi più sani. Da queste verifiche è emerso che poco più di un terzo di essi può essere bene o male catalogato come cibo salutare. Tutto il resto, non lo è.
Nestlé, questi prodotti non sono salutari
C’è scritto anche, nella presentazione circolata tra i dirigenti di Nestlé, che «alcuni prodotti o categorie di prodotti non saranno mai salutari, indipendentemente dalle innovazioni apportate». Non c’è scritto di quali alimenti, snack e bevande si tratti, ragion per cui non esiste una lista ufficiale e completa.
Gli unici prodotti specifici ai quali si fa riferimento all’interno del documento sono la pizza surgelata DiGiorno, che conterrebbe troppo sodio, e la bevanda aromatizzata all’arancia di San Pellegrino, reputata troppo zuccherina per poter essere definita salutare. Tra gli alimenti meno sani compare anche il Nesquik alla fragola, che viene però venduto solo negli Stati Uniti.