Concorso docenti, cambia tutto: Draghi mette mano al reclutamento

Concorso docenti, uno degli allegati del Recovery Plan svela quali sono i progetti del governo per il mondo della scuola.

C’è anche un allegato che riguarda l’istruzione e la formazione, nel Recovery Plan che il governo Draghi ha fatto recapitare a Bruxelles. E qualche indiscrezione circa il suo contenuto l’ha fatta trapelare Orizzonte Scuola, che ha così svelato in anteprima assoluta cosa il nuovo premier abbia in serbo per il mondo della scuola.

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Dal documento si evince chiaramente che le modalità di reclutamento della classe insegnante saranno a breve riformate. Si auspica anche una revisione del meccanismo di conseguimento dei 24 cfu, i famigerati crediti formativi “extra” che permettono di ottenere l’abilitazione all’insegnamento, e del sistema di formazione e avanzamento di carriera.

Come cambierà, quindi, il concorso per gli insegnanti? L’allegato, come riferisce Orizzonte Scuola, evidenzia che gli aspiranti docenti saranno valutati in base a titoli e servizi, innanzitutto. Dovranno poi affrontare una prova computer based, un anno di prova e sostenere, infine, un test valutativo.

Come potrebbe cambiare il concorso docenti dal 2022

Concorso docenti
(Getty Images)

A questo punto, il docente entrato in graduatoria rimarrà per tre anni nella scuola in cui è stato immesso in servizio. Per quanto riguarda le modifiche al meccanismo di avanzamento di carriera, l’allegato riferirebbe anche l’intenzione, da parte del governo, di far sì che gli stipendi non siano più legati solo all’anzianità, ma anche all’esperienza maturata.

La revisione del sistema di reclutamento dei docenti, così posta, sembrerebbe avere un obiettivo ben preciso. Ricoprire i posti attualmente vacanti, cioè, con incarichi di ruolo. Il tutto, naturalmente, per migliorare la qualità del sistema educativo del Bel Paese e per far sì che il personale scolastico sia sempre più professionale e qualificato.

Sul fronte, infine, della formazione del docente, il governo intende insistere molto sulle modalità di insegnamento e sulla capacità di relazionarsi con gli studenti. Più in generale, comunque, sembra esserci l’intenzione di dare un peso maggiore ai titoli culturali al momento di stilare la graduatoria. Il primo concorso pubblico per docenti con le nuove modalità dovrebbe essere previsto per il 2022.

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