Criptovalute, così i truffatori sfruttano l’immagine e la popolarità di Elon Musk per ingannare gli utenti di Twitter.
Elon Musk è senz’altro uno dei personaggi più influenti del ventunesimo secolo. Non perché sia il secondo uomo più ricco del mondo – anzi, il terzo, giacché domenica scorsa la classifica s’è ribaltata a causa del suo passo falso nell’affaire Bitcoin – ma perché, oggettivamente, è sempre un passo avanti a tutti gli altri.
Leggi anche: Elon Musk, l’attacco a Bitcoin è come un boomerang: cosa sta succedendo
Non c’è da stupirsi, pertanto, se il fondatore di Tesla e di SpaceX sia il personaggio più imitato dai truffatori che popolano il web. E neanche che tantissimi hacker abbiano cercato, nel tempo, di violare il suo profilo. Soprattutto da quando l’imprenditore sudafricano ha iniziato ad operare nel mondo delle criptovalute.
I truffatori che hanno cercato di sfruttare la sua popolarità per tornaconto personale hanno cavalcato proprio l’onda delle monete virtuali. Tanto che è stato stimato che, negli ultimi sei mesi, siano riusciti a far spendere ai seguaci di Elon Musk più di 2 milioni di dollari. In criptovalute, naturalmente.
Usano Elon Musk e le criptovalute per ingannare gli utenti
A rivelarlo è la Federal Trade Commission degli Stati Uniti, che ha così acceso i riflettori su un fenomeno dilagante e, al tempo stesso, piuttosto preoccupante. I dati da essa snocciolati mettono chiaramente in evidenza che sono tantissimi gli utenti che si lasciano “sedurre” dal guadagno facile e che decidono, esortati dai truffatori, ad investire in criptovalute.
Il modus operandi, in linea di massima, è sempre il medesimo. Il truffatore si spaccia per Elon Musk, principalmente su Twitter, e propone ai suoi follower degli investimenti facendo leva, come intuibile, su tecniche ingannevoli. Sono pochi quelli che si prodigano per verificare la veridicità del contatto. Ci si accorgerebbe ben presto, altrimenti, che quel profilo è fasullo.
Dopo averli ingannati con l’illusione del rendimento garantito, i truffatori pretendono dalle vittime, ignare, l’invio di una somma in criptovaluta al loro indirizzo di portafoglio. Per poi promettere loro che riceveranno presto i primi “frutti” legati all’investimento. Nessuno, ovviamente, riceverà mai nulla. Con questa “tattica”, nel solo 2020, i consumatori hanno perso qualcosa come 80 milioni di dollari. Un numero che, come riferisce la Federal Trade Commission, è peraltro destinato ad aumentare esponenzialmente di mese in mese. Occhio, quindi, ai messaggi privati: sarebbe bello, sì, fare affari con Elon Musk, ma è assai difficile che possa decidere di contattarti…