Criptovalute, Ethereum passa da 200 a 3mila dollari nel giro di 12 mesi. Ecco perché è cresciuta così tanto e quali sono gli scenari futuri.
Prima è toccato ai Bitcoin. Poi, hanno fatto irruzione sulla scena i Dogecoin, “traghettati” da uno sponsor decisamente d’eccezione: il numero 1 di Tesla Elon Musk. Ma un’altra criptovaluta, nelle ultime ore, sta spiccando il volo, ripercorrendo le orme dei competitor che l’hanno preceduta in questa ascesa.
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Parliamo di Ethereum, che è già, a pieno titolo, l’astro nascente, finanziariamente parlando, di questo mese di maggio appena entrato nel vivo. Il perché è presto detto: i numeri parlano chiaro ed è palese agli occhi di tutti che la nuova moneta digitale stia attraversando un momento – è proprio il caso di dirlo – d’oro.
Basti dire, per rendere in termini molti semplici l’idea di quanto e come Ethereum stia crescendo, che nelle ultime ore ha superato, per la prima volta in assoluto, la soglia dei 3mila dollari. Che detto così potrebbe non sembrare nulla di stupefacente, ma se si analizza il trend dell’ultimo anno lo è, eccome.
Ethereum nuova regina delle criptovalute?
Un anno fa, a maggio, la criptovaluta Ethereum si attestava sui 207 dollari circa. Sembrava non esserci spazio per lei, in un mercato praticamente monopolizzato, fino a qualche tempo fa, prima da Bitcoin e poi da Dogecoin, che è da sempre considerata, in un certo senso, la moneta digitale del popolo.
Ma c’è una ragione precisa, a ben vedere, se Ethereum ha fatto così tanti passi in avanti in poco, pochissimo, tempo. A consacrarla c’ha pensato la Banca europea degli investimenti, che tramite un’operazione digitale del valore di oltre 120 milioni di dollari, ha fatto sì che la criptovaluta crescesse del 30% nel giro di una settimana appena.
La Bei non è la sola, però, ad aver messo gli occhi su di essa. Il fatto che abbia quadruplicato il proprio valore, da quando è iniziato il 2021, la dice lunga, in effetti, sul suo potenziale, ragion per cui è ovvio che le grandi banche internazionali stiano cercando di farle la “corte”. E, perché no, di appoggiarla in questa scalata al successo.