Empoli-Chievo, oggi la gara di campionata al Castellani. La formazione azzurra non potrà esserci: ecco cosa succederà.
Quattordici giorni di fermo. Tanti ne ha imposti l’Asl alla formazione Primavera dell’Empoli, ora che è ormai certo che il focolaio di Coronavirus “esploso” in prima squadra ha finito con l’estendersi anche agli under 19. Il bilancio si è aggravato di giorno in giorno e sono 16, ad oggi, i giovani risultati positivi al tampone molecolare.
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E così, dopo che l’impennata di contagi ha costretto gli uomini di Dionisi ad interrompere gli allenamenti fino al 7 aprile, anche la Primavera dovrà osservare un periodo di quarantena. Stando così le cose, va da sé che le giovanili dovranno attendere un bel po’, prima di tornare in campo.
Ma torniamo alla prima squadra- Come da calendario, oggi l’Empoli dovrebbe affrontare il Chievo. La gara risulta normalmente programmata, sebbene sia chiaro che Mancuso e compagni non potranno assolutamente esserci. La partita Empoli-Chievo, di fatto, non si svolgerà. Non sarebbe possibile, considerata la vastità del focolaio che ha interessato la squadra.
Empoli-Chievo, tutto pronto al Castellani
Il fatto che la gara risulti comunque programmata non significa che una cosa. Che lo stadio Castellani sarà aperto, seppur ovviamente a porte chiuse nel rispetto del dpcm, e che i giocatori del Chievo e gli arbitri ci saranno come se niente fosse. Idem per i giornalisti accreditati e per gli operatori televisivi.
L’unica grande assente sarà la formazione azzurra, che non potrà disputare la partita di campionato perché fermata dall’Asl fino a mercoledì 7 aprile. Ciò nonostante, bisognerà osservare le regole e fare tutto come da regolamento.
Quindi, il Chievo e l’arbitro dovranno necessariamente attendere il 45esimo minuto del match, prima che venga decretata la fine della partita. A questo punto, sarà il giudice sportivo a notificare il 3-0 a tavolino per il Chievo. L’Empoli potrà poi presentare ricorso, appellandosi ai propri diritti e sperando che gli organi competenti permettano, in un secondo momento, di giocare la gara che oggi gli azzurri non potranno disputare.