Matrimoni 2021, le misure proposte per ripartire presto e in sicurezza

Matrimoni 2021, un protocollo sanitario ad hoc è già al vaglio del Parlamento. Ecco chi lo ha redatto e quali sono le misure in esso contenute. 

L’ultima parola, com’è giusto che sia, spetterà al Parlamento. Sebbene occorra il lasciapassare di deputati e senatori, quel che è certo è che i pezzi da novanta del settore wedding ce l’hanno messa tutta, per far ripartire la stagione dei matrimoni e dei grandi eventi dopo tanti mesi di stop forzato.

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Sulla scrivania di alcuni parlamentari, nelle ultime ore, è arrivato un protocollo sanitario di 23 pagine. Fitto fitto di misure e di proposte concrete da mettere in atto qualora il governo decidesse di dare il via libera a banchetti nuziali e ricevimenti vari. A presentarlo è stato Luigi Auletta, responsabile del settore wedding ed eventi di Confersercenti Campania.

Il suo intento è sì quello di permettere all’intera filiera dei grandi eventi di ripartire, ma anche di farlo sotto la bandiera della sicurezza. E così, tutte le idee che ha messo nero su bianco hanno come fine ultimo la tutela degli sposi, dei loro ospiti e, naturalmente, degli operatori coinvolti nell’organizzazione di cerimonie e ricevimenti.

Matrimoni 2021, doppio tampone e triage tra le proposte

Matrimoni 2021
(Pixabay)

Le proposte di Auletta per i matrimoni 2021 prevedono, pertanto, delle semplici ma rigidissime regole. Nel protocollo sanitario che ha presentato in Parlamento, riveste un ruolo di primissimo piano, ai fini dello svolgimento del banchetto nuziale, il doppio tampone salivare. L’ipotesi è di renderlo obbligatorio per gli sposi, per i loro familiari e per i testimoni.

L’ideale, secondo l’esponente di Confesercenti Campania, sarebbe che ci si sottoponesse al primo due settimane prima del lieto evento e al secondo, invece, a 48 ore di distanza dal grande giorno. Per gli invitati ne basterà uno soltanto, da effettuare due giorni prima della cerimonia.

Non sarà sufficiente questo, per tenere la curva del contagio sotto controllo. E lo sa bene Auletta, che ha difatti inserito nel suo protocollo anche un’altra proposta: un triage per chi accede alla struttura, in maniera tale da monitorare in toto l’attività degli invitati. In base ad essa, si potrebbe poi introdurre una scala di colori che simboleggi il livello di rischio. Una valutazione che tenga conto, nello specifico, di parametri come contatti diretti o indiretti con soggetti positivi, viaggi, lavoro e così via. Non resta che vedere, a questo punto, cosa ne penserà il Parlamento di questo protocollo sanitario.

 

 

 

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