Whatsapp, le stories condivise stanotte nascondono queste verità

WhatsApp, le nuove faq nel centro assistenza mettono a tacere tutte le voci circolate negli ultimi mesi. Ecco come davvero cambierà l’app con il nuovo aggiornamento.

Ha ben pensato di far leva sui social network, il colosso di Menlo Park, per aprirsi un canale diretto con i propri utenti. E così, intorno alla mezzanotte di ieri, ora italiana, il profilo ufficiale di WhatsApp ha pubblicato su Facebook ed Instagram quattro stories con tanto di swipe-up alle nuove faq inserite nel centro assistenza del sito.

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Quattro slide, in lingua inglese, per fare luce una volta per tutte su come il nuovo aggiornamento, previsto per maggio, cambierà l’app di messaggistica istantanea più amata di tutti i tempi. La nuova policy è sotto la lente già da un po’ e milioni di utenti hanno già “fatto i bagagli” partendo alla volta di nuove terre ancora inesplorate, come Signal e Telegram.

Ma WhatsApp non sembra avere alcuna intenzione di mollare l’osso. Ed è per questo, probabilmente, che stanotte l’azienda ha inteso entrare a gamba tesa nel dibattito per chiarire tutto quanto, punto per punto. A partire proprio dalla privacy, che è il primo tema affrontato nella pagina delle faq cui rimanda lo swipe-up inserito nelle stories comparse sui principali social network.

WhatsApp, tutta la verità sul nuovo aggiornamento

WhatsApp
(Pixabay)

I cambiamenti di cui si è a lungo parlato, rassicurano dai piani alti dell’app, riguarderanno non tutte le chat, ma solo le conversazioni tra gli utenti e le aziende con cui eventualmente decideranno di interfacciarsi. «Il nostro impegno a rispettare la tua privacy non è cambiato», sottolineano, precisando che tutte le chat rimarranno protette da crittografia end-to-end e che nessuno, checché se ne dica, potrà mai avervi libero accesso.

Men che meno Facebook, ci tengono a precisare, riferendosi chiaramente alla presunta notizia che riguardava la condivisione dei dati degli utenti di WhatsApp con il social di Zuckerberg. Nessuno, a parte gli interlocutori presenti all’interno di quella chat, potrà perciò visualizzare i contenuti che si è soliti scambiarsi tramite l’app. Né chiamate e né file multimediali, né posizione e né messaggi. Nessuno potrà insomma impicciarsi, garantiscono, di quello che inviamo e riceviamo su WhatsApp.

La sola cosa che cambierà radicalmente, si legge ancora nelle faq, è la comunicazione con le aziende. La feature sarà il pezzo forte dell’aggiornamento di maggio, ma è giusto rimarcare che resterà comunque facoltativa e che si potrà decidere di bloccarla in qualunque momento. Nessuna azienda, concludono, potrà contattare gli utenti che non hanno prestato il loro consenso, così come sancito dalla normativa. Ora che chiarezza è stata finalmente fatta, sarà sufficiente questa mossa supersocial per ridare fiducia ai “whatsappari” che tanto si sono sentiti traditi dalla loro app del cuore? Lo scopriremo presto.

 

 

 

 

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