Cashback di Stato, giro di vite per scoraggiare i furbetti del rimborso. Ecco cosa cambierà nei prossimi giorni.
62 transazioni in 55 minuti. Per un totale, udite udite, di 6,51 euro di carburante. Ha fatto il giro del Paese la notizia di questo “geniale” furbetto del Cashback, che ha ben pensato di dilazionare il rifornimento di benzina in tante micro operazioni. A che pro, vi starete legittimamente chiedendo? Beh, la risposta è da rintracciarsi nel regolamento stesso dell’iniziativa del Governo.
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Come i bene informati in materia certamente sapranno, con il Cashback non si ottiene soltanto il 10% di rimborso sugli acquisti effettuati con sistemi di pagamento elettronici. Si può ambire al raggiungimento, come se non bastasse, di un vertiginoso extra cashback che, diciamocelo, fa comprensibilmente gola un po’ a tutti.
Ma chi, nello specifico, ha diritto a questo premio del valore di 1,500 euro? A ricevere l’agognato bonifico saranno gli utenti che, alla fine del semestre, si saranno piazzati tra i primi 100.000 posti della classifica dell’extra rimborso, visualizzabile tramite l’app IO. Coloro i quali, in particolare, avranno totalizzato il maggior numero di transazioni valide nel periodo compreso tra gennaio e giugno.
Cashback, le regole potrebbero cambiare
Ecco spiegato, in soldoni, perché in giro ci siano tanti furbetti pronti a fare carte false pur di scalare la classifica e di incrementare sempre più il numero dei propri acquisti cashless. Un atteggiamento che, tuttavia, sta mettendo in seria difficoltà gli esercenti, benzinai in primis, costretti a corrispondere una commissione per ogni pagamento elettronico effettuato dai propri clienti.
Ed è per questo motivo che è al varo del Governo la decisione di riscrivere le regole del Cashback e di contenere, per quanto possibile, la malafede di questi cittadini. Pare sempre più probabile l’ipotesi di introdurre una soglia minima di spesa come requisito per ottenere il rimborso. Si vocifera che, da qui a breve, non saranno più conteggiate le transazioni inferiori a 1 euro.
Si potrebbe sfruttare poi l’intelligenza artificiale per smascherare chi usa il trucchetto delle operazioni multiple. In questo caso potrebbe essere il circuito PagoPa, al momento di contabilizzare le operazioni valide ai fini del Cashback, ad individuare gli utenti che hanno effettuato transazioni sospettosamente ravvicinate nello stesso punto vendita. A prescindere dal sistema per il quale si deciderà di optare, è chiaro che le regole del Cashback stiano per cambiare radicalmente e che questi stratagemmi non saranno più né concessi e né, tanto meno, tollerati.