WhatsApp, l’aggiornamento dell’8 febbraio spaventa gli utenti. Tanto che è record di download, nelle ultime ore, per Signal: riuscirà questa piattaforma ad imporsi sull’app di Zuckerberg?
Non è un buon momento per WhatsApp, l’applicazione di messaggistica istantanea che mai prima d’ora aveva barcollato in maniera così evidente. La colpa, come noto, è da addebitarsi ai nuovi termini di utilizzo e al modo in cui, così sembrerebbe, l’aggiornamento dell’8 febbraio possa mettere a repentaglio la privacy degli utenti che fanno uso dell’app.
Leggi anche: WhatsApp, la guida per trasferire i tuoi gruppi sulle app alternative
Sebbene febbraio sia ancora lontano, e malgrado numerose rassicurazioni siano arrivate da WhatsApp in merito al trattamento dei dati personali dei suoi aficionados, molti utenti se la sono già dati a gambe. Per la gioia delle app alternative a WhatsApp, naturalmente, che negli ultimi giorni, guarda caso, hanno registrato dei veri e propri record di download.
Una in particolar modo, visto e considerato che a sponsorizzarla c’ha pensato nientepopodimeno che Elon Musk, aka l’uomo più ricco del mondo. Colui che ha inventato PayPal, per intenderci, e che oggi è Ceo di Tesla. E al quale, addirittura, parrebbe essere ispirato uno dei supereroi più amati della saga Marvel, ossia Iron Man.
Signal dichiara guerra a WhatsApp
C’è una ragione ben precisa se quel genio di Elon Musk ha consigliato ai cybernauti di tutto il mondo di scaricare Signal e di dare il benservito a WhatsApp. Questa piattaforma, a quanto pare, sarebbe molto più sicura non solo dell’applicazione facente parte del gruppo Facebook, ma anche dell’altrettanto gettonata Telegram.
Merito, probabilmente, di una serie di “strategie” che i suoi sviluppatori hanno ben pensato di curare in modo magistrale. Ci riferiamo alla crittografia end-to-end, innanzitutto, ossia a quell’avveniristico sistema di comunicazione cifrata che protegge i nostri messaggi di testo e i contenuti audiovisivi che inoltriamo tramite chat.
Ma non è tutto. Appare piuttosto interessante anche il fatto che le conversazioni su Signal non vengano immagazzinate nei server dell’app, ma che restino confinate all’interno dei device degli utenti. Al sicuro, quindi, da occhi indiscreti e da potenziali rischi per la privacy. Sarà sufficiente cotanta sicurezza a spodestare WhatsApp e a favorire l’ascesa al trono di Signal? Lo scopriremo presto.