Calciomercato Inter, appare ormai scontata la partenza di Christian Eriksen a gennaio. Arrivato a Milano fra squilli di tromba un anno fa, il calciatore danese non è mai entrato in sintonia con l’ambiente nerazzurro e, soprattutto, con il tecnico Antonio Conte, che ormai da tempo lo ha relegato ai margini del proprio progetto.
Negli ultimi giorni sono arrivate anche le parole di Giuseppe Marotta che hanno avuto il suono di una sentenza definitiva sul futuro dell’ex stella del Tottenham. “Conoscete i giocatori che rappresentano la lista di trasferibili, loro stessi vogliono e desiderano giocare di più e cercheremo di accontentarli, da qui partiremo per poi sostituirli. Eriksen è fra questi? Direi di sì ma non è una punizione. Ha avuto difficoltà di inserimento, non è funzionale, è un dato oggettivo. È giusto dargli la possibilità di avere più spazio altrove”, ha affermato l’amministratore delegato dell’Inter prima della partita contro il Verona.
Al di là di questa fallimentare esperienza, il nome di Eriksen rappresenta comunque uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato invernale. Lo stesso Marotta starebbe ora studiando la miglior formula per far partire il calciatore e trarre dei vantaggi dal punto di vista tecnico-economico per la società nerazzurra.
LEGGI ANCHE: Cremonese-Monza, Serie B: streaming, formazioni, pronostici
Calciomercato Inter: perché conviene lo scambio Eriksen-Paredes
In quest’ottica l’eventuale scambio con il Paris Saint Germain, che porterebbe Leandro Paredes a Milano, sarebbe un’ottima soluzione. Secondo la Gazzetta dello Sport infatti, in questa situazione non sarebbe da sottovalutare l’aspetto legato al Decreto Crescita.
Eriksen, al momento, usufruisce dello sconto per chi si impegna a stabilire la propria dimora fiscale in Italia per almeno due anni. Se il centrocampista danese fosse ceduto a titolo definitivo, l’Inter andrebbe a perdere quei benefici e le tasse sullo stipendio verrebbero di conseguenza raddoppiate. Quindi Marotta potrebbe pensare anche di cederlo solamente in prestito, perché se il calciatore tornasse a Milano entro giugno non andrebbe a perdere l’anno fiscale italiano.
Paredes potrebbe a sua volta usufruire dello sconto fiscale, perché manca in Italia da oltre tre anni, da quando lasciò la Roma per approdare allo Zenit San Pietroburgo. Restano ovviamente da capire i piani del club francese, che ancora non ha scelto Pochettino come successore ufficiale di Tuchel per la panchina. L’arrivo dell’allenatore argentino a Parigi potrebbe far decollare lo scambio.