Juventus-Lione e Manchester City-Real Madrid, in programma venerdì prossimo, saranno le prime due partite di Champions League dopo l’interruzione dell’11 marzo scorso. Il torneo di calcio più prestigioso d’Europa era arrivato agli ottavi di finale, quando la pandemia da coronavirus ha costretto le principali organizzazioni sportive di tutto il mondo a interrompere le attività.
In Champions League soltanto quattro squadre erano già passate attraverso il taglio degli ottavi. L’Atalanta di Gasperini è insieme al Lipsia, all’Atletico Madrid e al Paris Saint-Germain una delle quattro già certe di giocare nei quarti. Date le circostanze eccezionali di questa stagione atipica forse mai come in questa edizione così tante squadre possono legittimamente ambire ad arrivare fino in fondo.
Non tutte ci arrivano al meglio delle condizioni e non tutte, chiaramente, hanno lo stesso potenziale. È tuttavia opinione piuttosto condivisa che le partite in questo nuovo “formato” – a porte chiuse, a Lisbona, senza andata e ritorno – possano essere ancora più equilibrate.
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Le italiane: Juventus, Napoli e Atalanta
La Juventus si avvicina alla ripresa della Champions League dopo aver vinto il nono Scudetto consecutivo. Dopo il lockdown non ha però mostrato il meglio di sé (ben 4 sconfitte e due pareggi in dodici partite). E ha perso una finale di Coppa Italia ai calci di rigore contro il Napoli meno forte degli ultimi tre o quattro anni.
Il Napoli ha concluso la Serie A al settimo posto, senza mai brillare per gioco ma spesso eccellendo in agonismo e spirito di sacrificio. È sempre di più la fotografia del suo allenatore Gennaro Gattuso, uno che di Champions League ne ha vinte due da calciatore. Occhio quindi a dare la sua squadra per spacciata contro il Barcellona più deludente degli ultimi dieci anni. È un ritorno degli ottavi tutto da giocare, sabato 8 agosto al Camp Nou.
L’Atalanta è ormai da tempo descritta anche all’estero come una delle realtà sportive italiane più ammirevoli e competitive. Il secondo posto perso contro l’Inter in campionato non toglie meriti alla squadra di Gian Piero Gasperini, che può contare su risorse straordinariamente inferiori rispetto a quelle dei top club d’Europa. Eppure, come concordano in molti, sono pochissime le squadre europee capaci di giocare a calcio come l’Atalanta.
I top club: PSG, Manchester City, Bayern Monaco
Il Paris St-Germain è arrivato ai quarti eliminando una squadra di lunga esperienza come il Borussia Dortmund, e ribaltando peraltro con un 2-0 a Parigi il risultato della sconfitta per 2-1 all’andata. A rendere però incerto il suo livello di competitività in Champions League contribuiscono però due fattori molto rilevanti. Il primo è il fatto che la Ligue 1 sia stata interrotta a marzo e non sia più ricominciata, e il secondo è l’infortunio di Kylian Mbappé, che salterà il quarto contro l’Atalanta.
Il Manchester City di Pep Guardiola è già messo abbastanza bene, dopo aver battuto per 2-1 il Real Madrid al Camp Nou a fine febbraio. Anche questo però è un ritorno degli ottavi tutto da giocare, venerdì prossimo all’Etihad Stadium. E il City non avrà a disposizione Sergio Aguero, infortunato anche lui.
Gli stessi dubbi che circolano intorno al PSG riguardano in parte anche il Bayern Monaco. La squadra di Hans-Dieter Flick ha vinto il campionato a metà giugno scorso, per l’ottavo anno consecutivo e con due giornate di anticipo. Non gioca però una partita da più di un mese, e le condizioni atletiche della squadra sono tutte da verificare.
Le spagnole: Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona
Le due squadre spagnole più forti e titolate partono stavolta da situazioni non ideali. Il Real Madrid avrà il compito non impossibile ma certamente arduo di recuperare un 2-1 subìto in casa. Giocherà però in uno stadio avversario completamente vuoto. E i trenta punti ottenuti in dieci partite dopo la ripresa della Liga spagnola indicano che la squadra di Zidane arriva come sempre in condizioni eccellenti nel momento più importante delle competizioni europee, pur in una stagione assurda come questa.
Il Barcellona ospiterà il Napoli al Camp Nou ma nel mezzo di una crisi di gioco e di identità – e con preoccupazioni finanziarie – come non si vedeva da moltissimi anni. Le pessime prestazioni in campionato dopo la ripresa hanno indotto persino il capitano Lionel Messi a mettere in guardia la squadra dal rischio di fare figuracce in Europa.
L’Atletico Madrid è quella messa meglio. Forte del clamoroso successo negli ottavi contro i campioni in carica del Liverpool, affronterà il Lipsia giovedì 13 agosto a Lisbona. E se c’è una formazione capace di creare rogne a qualsiasi altra squadra di calcio d’Europa, in una sfida secca a eliminazione diretta, è quella di Diego Simeone.
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Le outsider: Lione, Chelsea, Lipsia
Le chance delle tre squadre rimanenti sembrano piuttosto ridotte rispetto a quelle delle altre. In merito al Lione sussistono le stesse perplessità valide per il Paris Saint-Germain, relative al fatto che le squadre francesi non giocano stabilmente partite ufficiali da mesi. Con l’aggravante che il Lione ha una rosa nemmeno lontanamente paragonabile a quella del Psg. E giocherà a Torino contro la Juventus.
Il Chelsea è la squadra praticamente già data per spacciata da chiunque. Ha perso la partita di andata degli ottavi di finale in casa per 3-0 contro il Bayern Monaco, a fine febbraio. Riprenderà la Champions League sabato 8 agosto all’Allianz Arena, per quella che tutti gli addetti prevedono sarà una comparsa fugace.
Il Lipsia, che ha concluso la Bundesliga in terza posizione, giocherà nei quarti di finale per la prima volta nella sua storia. Se la vedranno contro l’Atletico a Lisbona, giovedì 13 agosto, ma dovranno fare a meno del loro miglior marcatore europeo, Timo Werner, che dal 1° luglio scorso è un giocatore del Chelsea.