Nelle ultime ore diversi siti di news sportive hanno riportato alcune parole pronunciate da Romelu Lukaku durante una diretta Instagram. L’attaccante belga dell’Inter era in videochat con la modella e conduttrice belga Kat Kerkhofs, peraltro moglie del giocatore del Napoli Dries Mertens. In un passaggio della conversazione Lukaku ha fatto un accenno, poi subito ripreso dalla stampa, alle condizioni di salute della squadra tra dicembre e gennaio.
“A dicembre avevamo avuto una settimana libera. Quando siamo tornati 23 giocatori su 25 dell’Inter, lo giuro, erano malati. Non sto scherzando. Il 26 gennaio abbiamo giocato in casa contro il Cagliari, e uno dei nostri [Skriniar] è dovuto uscire dopo 20 minuti perché non riusciva a proseguire e stava per svenire in campo. Avevano tutti la tosse e la febbre, e anche io durante il riscaldamento ero più caldo del solito. Non avevo la febbre da anni, eppure dopo la partita ho saltato un impegno a cena con gli ospiti di Puma, ringraziandoli, e sono andato diritto a coricarmi. In quella circostanza non si facevano test per il coronavirus, e quindi non sapremo mai con certezza se si è trattato di quello”.
Inter-Cagliari era l’anticipo delle 12:30 di domenica relativo alla ventunesima giornata di Serie A. Finì 1-1, con un gol di Lautaro Martinez nel primo tempo e quello del pareggio del Cagliari segnato da Radja Nainggolan nel secondo tempo. In quella partita Skriniar, la cui sindrome influenzale era nota, uscì effettivamente dal campo intorno al ventesimo per i capogiri.
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Alcuni giornalisti hanno cercato di approfondire la storia e circostanziare meglio le frasi di Lukaku. Nelle settimane successive al rientro dalla sosta natalizia, ha ricordato Andrea Paventi di Sky, i casi noti di influenza tra i giocatori dell’Inter furono soltanto tre o quattro. Tra questi c’erano Danilo D’Ambrosio, Stefan De Vrij, Alessandro Bastoni e appunto Milan Skriniar.