Ligue 1: dubbi e polemiche sull’eventuale ripresa

Anche in Francia, come in quasi tutte le parti del mondo, il calcio – in particolare il campionato di Ligue 1 – è fermo per colpa dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus.

La Ligue de Football Professionnel è intenzionata a far completare l’edizione 2019-2020 della Ligue 1, programmando tra il 17 giugno e il 25 luglio le dieci intere giornate ancora da disputare, oltre al recupero tra il Racing Strasburgo e il Paris Saint Germain. Una partita originariamente prevista lo scorso 7 marzo e successivamente rinviata.

Gli ostacoli, però, non mancano. Sarebbe necessario prevedere la somministrazione di tanti tamponi e pianificare lunghi ritiri per le squadre, nonché programmare accuratamente un calendario serratissimo.

Le ultime ore, oltretutto, sono state caratterizzate da un’aspra polemica. Intervistato dal quotidiano “Le Monde”, Sylvain Kastendeuch, che affianca Philippe Piat alla presidenza dell’UNFP, il sindacato dei calciatori professionisti francesi, ha dichiarato: «L’emergenza economica non deve avere la precedenza sull’imperativo della salute pubblica». L’ex difensore di Metz, Red Star, Saint Etienne e Tolosa ha rivolto un sentito appello a chi dovrà prendere decisioni importanti. «Rinunciamo a una ripresa del campionato che, in queste condizioni, sarebbe affrettata e pericolosa. Per consentire ai nostri talenti di continuare a brillare, mi sembra più ragionevole, più giusto e più virtuoso fare oggi la scelta della ragione, in modo che domani possiamo fare di nuovo quella del cuore».

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Ligue 1, c’è l’idea di prolungare il campionato fino al 31 dicembre

A quel punto, la Ligue de Football Professionnel ha precisato di essere «in attesa delle misure che il Governo annuncerà alla fine di aprile» e di aver chiesto l’elaborazione di «un protocollo sanitario e medico di ripresa degli allenamenti». Ogni aspetto, dunque, sarà valutato con grande attenzione.

Kastendeuch ha successivamente smorzato i toni, dicendo: «Se nei prossimi giorni i dubbi saranno fugati, ovviamente l’UNFP non si opporrà alla ripresa del campionato».

Un’idea potrebbe essere quella di prolungare la stagione 2019-2020 fino al 31 dicembre. In modo tale da cominciare ad allinearsi ai Mondiali del 2022, in programma tra novembre e dicembre. Si tratta di un’ipotesi caldeggiata soprattutto dai presidenti di PSG, Lione e Nizza.

Dal punto di vista economico, completare l’attuale edizione della Ligue 1 sarebbe fondamentale per i club del massimo campionato francese. Tutte le società infatti sono attualmente prive degli introiti derivanti dalla cessione dei diritti televisivi. Da quando l’attività agonistica è stata interrotta, infatti, Canal+ e BeInSports hanno smesso di versare soldi nelle casse delle società.

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