La Premier League, il principale campionato di calcio inglese, non riprenderà di sicuro prima di maggio e, stando all’ipotesi al momento più accreditata, potrebbe ricominciare il 1° giugno. In base alle misure adottate dal governo per contrastare l’emergenza epidemiologica determinata dal coronavirus qualsiasi attività sportiva rimane sospesa fino al 30 aprile. Ai club è pertanto vietato riprendere anche solo gli allenamenti.
Lunedì è circolata molto sui media sportivi britannici un’ipotesi di ripresa del campionato suggerita da una fonte consultata dal Times. Da questa arriverebbe la conferma che la Premier League dovrebbe ricominciare a giugno, a porte chiuse, e che tutte le partite potrebbero svolgersi allo stadio Wembley. Sarebbe in programma di giocarne più di una al giorno, e fino a quattro in una stessa giornata.
Le partite di Premier League come puri eventi televisivi
L’ipotesi è che il campionato di Premier League della stagione 2019-20 si concluderà per ragioni esclusivamente legate ai diritti televisivi. “Entro giugno o luglio le partite si giocheranno soltanto come eventi TV”, ha detto la fonte consultata dal Times. Attualmente restano da giocare 92 partite di campionato. Una tesi simile a quella suggerita dal Times era circolata nelle settimane scorse dopo la pubblicazione di un articolo del quotidiano online The Independent.
L’idea è che il campionato possa riprendere “a porte chiuse” e che giocatori, dirigenti, membri dello staff dei club, arbitri e giornalisti sportivi rimangano isolati per due mesi in una sede di ritiro comune. St. George’s Park, sede del ritiro della nazionale, attualmente chiusa, potrebbe eventualmente essere la sede degli allenamenti di tutte le squadre. Il centro ospita 13 campi da gioco, e solo nelle strutture alberghiere interne sono presenti 228 camere (altre catene sono presenti intorno all’area).