Il calciomercato risentirà inevitabilmente dello stop forzato del calcio internazionale e sono al vaglio numerose nuove ipotesi anche sui regolamenti dei trasferimenti.
L’eventuale ripresa delle tante competizioni interrotte a causa del coronavirus non è l’unico argomento di cui si parla attualmente nel mondo del calcio. Un altro tema caldo è quello legato alla prossima sessione di mercato, che potrebbe essere caratterizzata da notevoli cambiamenti.
La FIFA ha recentemente posto l’accento sulla necessità di prevedere un periodo più flessibile del previsto per la finestra dedicata alle trattative estive di quest’anno, visto il periodo particolare che stiamo vivendo.
A tal proposito, l’ECA, organismo che rappresenta le società calcistiche a livello europeo – presieduto da Andrea Agnelli – ha appena inviato un documento ai 280 club che riunisce al proprio interno. Ecco alcune fondamentali frasi che si leggono nel comunicato: «I calendari dei vari tornei nazionali sono incerti in tutto il mondo. In più, la crisi scatenata dal COVID-19 avrà un impatto sui club, destinati ad avere difficoltà finanziarie. Il modello di business di molte società europee si baserà in maniera significativa sulle operazioni di calciomercato, e quindi è fondamentale spostare la finestra di mercato. I club dovranno avere l’opportunità di ricorrere al mercato non solo per completare le loro squadre, ma, ancora più importante, per ricavare soldi dalle operazioni che concluderanno».
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Calciomercato, le richieste dell’ECA
Anche secondo l’ECA la prossima sessione di mercato dovrà essere spostata in avanti. Le società termineranno i propri impegni molto più tardi del solito. Dovranno per questo motivo avere tutto il tempo necessario per formalizzare i trasferimenti dei calciatori. Queste operazioni saranno inoltre determinanti per riuscire a incassare denaro e a fronteggiare meglio la crisi economica.
Un’altra situazione delicata riguarda i contratti in scadenza. Su questo argomento, l’ECA ha ricordato quanto segue: «La FIFA raccomanda che, nei campionati in cui si finirà oltre il 30 giugno, i giocatori estendano il loro contratto fino al termine della stagione per preservare l’integrità delle competizioni e la stabilità delle formazioni».
Infine c’è la questione relativa ai prestiti internazionali di giocatori di età pari o superiore ai ventidue anni. Poche settimane fa, la FIFA aveva adottato un provvedimento per limitarli già a partire dalla prossima stagione. Il difficile scenario attuale ha suggerito di rinviare l’entrata in vigore di questa norma, come l’ECA ha puntualmente spiegato alle società nel documento sopracitato.