La Serie A si prepara a tornare in campo, quantomeno in quelli di allenamento. Ieri sera il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato durante una trasmissione su La 7: “In questo momento l’indice di contagio R con zero è leggermente sotto il dato 1 ed è un risultato straordinario se pensiamo che eravamo a 3 o 4, ovvero un soggetto positivo infettava fino a 3-4 persone, fino a qualche settimana fa. Però non dobbiamo abbassare la guardia. Stiamo lavorando al domani ma anche nella fase 2 dovremo convivere col virus, perché il virus non scomparirà”.
Il governo procederà con grande cautela e dunque è impensabile un permesso per la ripresa degli allenamenti anche per gli sportivi professionisti. Non ci saranno distinzioni, per fare capire a tutti gli italiani come sarà importante resistere in isolamento fino al 3 maggio. Evitando così pericolose uscite per il ponte tra il 25 aprile e giorno 1 maggio, festa dei lavoratori.
Se il contenimento della diffusione del coronavirus continuerà di questo passo, è lecito immaginare però una progressiva riapertura di numerose attività lavorative al momento chiuse. E dal 4 maggio dovrebbe rimettersi in moto anche la macchina del calcio italiano.
Serie A: le basi per ripartire
Per ripartire senza dilatare troppo i tempi servirà organizzazione. Come scrive la Gazzetta dello Sport sull’edizione odierna, i calciatori avranno bisogno di una vera e propria “nuova idoneità” per alzare al massimo il livello di tutela della salute. “Ci saranno dei percorsi di monitoraggio divisi fra chi è stato positivo al virus, o ha accusato sintomi che possono far pensare al Covid, e gli altri con ripetuti controlli con i tamponi. Saranno utilizzati quegli esami che rivelano la presenza degli anticorpi”. E poi ancora allenamenti rispettando le distanze interpersonali. Quando ci sarà il via libera per tutti i calciatori potranno iniziare le partitelle in famiglia per preparare la ripresa vera e propria del campionato.
La Serie A ripartirà tra fine maggio o più probabilmente inizio giugno, con la possibilità data da FIFA e UEFA di continuare fino a metà luglio giocando tre volte a settimana. Visto il tour de force, sarà indispensabile una preparazione fisica adeguata da parte dei calciatori per evitare anche infortuni o altri problemi. Ecco perché con la massima cautela se tutto andrà per il verso giusto si potrà ripartire il 7 giugno.
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