La Liga, il principale campionato di calcio spagnolo, ha reso noto attraverso le parole del presidente Javier Tebas che il campionato riprenderà a porte chiuse, probabilmente a fine maggio, e finirà entro agosto. Le tre ipotesi prese in considerazione sono il 28 maggio, il 6 giugno e il 28 giugno. Non è al momento contemplata la possibilità di annullare la stagione, sospesa dal 12 marzo scorso a causa dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del coronavirus anche in Spagna.
“È curioso che casualmente i club che intendono portare a termine la stagione siano proprio quelli che stanno lottando per non retrocedere”, ha detto Tebas. Il presidente della Liga ha specificato che, allo stato attuale, chiunque parli di annullare la stagione lo fa soltanto per interesse. Nessun club ha inoltre manifestato l’intenzione di non utilizzare il proprio stadio. Tuttavia questo, ha spiegato Tebas, potrebbe creare qualche difficoltà a causa dei lavori di ristrutturazione in programma in alcuni impianti.
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Liga: le perdite previste in caso di stop
Ad ogni modo qualsiasi possibile ripresa della Liga rimane subordinata alle decisioni delle autorità sanitarie. Le severe misure di restrizione in vigore in Spagna proseguiranno almeno fino al prossimo 26 aprile. La sensazione espressa da Tebas è che, a prescindere dalla data di ripresa del campionato, la stagione di calcio – incluse le partite delle coppe europee – potrebbe finire per agosto.
Al termine della programmata riunione con la Federazione calcistica spagnola il presidente della Liga ha anche parlato delle perdite economiche già messe in conto. In due mesi la Liga ha perso circa il 25 per cento delle sue entrate annuali. Non proseguire la stagione porterebbe a una perdita complessiva di un miliardo. La ripresa a porte chiuse, ha quindi riferito Tebas, dovrebbe portare a una perdita di ricavi complessiva vicina ai 300 milioni di euro.